Hans Magnus Enzensberger
Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, 1929 - Monaco di Baviera, 2022), giornalista, professore universitario, poeta, traduttore e saggista, è stato tra i più importanti intellettuali e poeti tedeschi contemporanei. Tra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo: La fine del Titanic (Einaudi, 1980), La furia della caducità (SE, 1987), Dialoghi tra immortali, morti e viventi (SE, 1989), La grande migrazione (Einaudi, 1993), Prospettive sulla guerra civile (Einaudi, 1994), Il mago dei numeri (Einaudi, 1997), Politica e crimine (Bollati Boringhieri, 1998), Ma dove sono finito? (Einaudi, 1998), Zig zag (Einaudi, 1999), Più leggeri dell’aria (Einaudi, 2001), Esterhazy. Storia di un coniglio, scritto con Irene Dische (Einaudi, 2002), Gli elisir della scienza (Einaudi, 2004), Che noia la poesia, scritto con Alfonso Berardinelli (Einaudi, 2006), Hammerstein o dell’ostinazione (Einaudi, 2008), Josefine e io (Einaudi, 2010), I miei flop preferiti e altre idee a disposizione delle generazioni future (Einaudi, 2012), Chiosco (Einaudi, 2013), Il mostro buono di Bruxelles. Ovvero, l'Europa sotto tutela (Einaudi, 2013), Considerazioni del signor Zeta, ovvero Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare (Einaudi, 2015), Tumulto (Einaudi, 2016), Parli sempre di soldi! (Einaudi, 2017), Panopticon (Einaudi, 2018), Artisti della sopravvivenza. Sessanta vignette letterarie del Novecento (Einaudi, 2022). Con Feltrinelli ha pubblicato: Poesie per chi non legge poesia (1964), Questioni di dettaglio (1965; e/o, 1998), Letteratura e /o rivoluzione (1970), Interrogatorio all’Avana (1971), La breve estate dell’anarchia. Vita e morte di Buenaventura Durruti (1973, 2018) e ha curato per i "Classici" Colloqui con Marx e Engels (2019).