Henry Fielding
Henry Fielding, nato a Sharpham Park, Somersetshire, nel 1707, di origine aristocratica, frequentò il college di Eton, dove studiò la letteratura e la cultura classiche, poi l’Università di Leiden. Esordì come autore di commedie nel 1728 a Londra e fece anche l’impresario teatrale. Dovette poi abbandonare il teatro e si dedicò allora al giornalismo. Si sposò nel 1734 con Charlotte Cradock, che morì nel 1744, e poi in seconde nozze nel 1747 con Mary Daniel, la cameriera della prima moglie, suscitando scandalo negli ambienti aristocratici. Svolse l’attività legale e diventò giudice. Si trasferì in Portogallo, dove sperava di curarsi dalla gotta, ma morì a Lisbona poco dopo nel 1754. Più che dalle opere teatrali, fu reso famoso dalla sua produzione narrativa, nella tradizione eroicomica e satirica, di cui Tom Jones (1749) costituisce il risultato principale. Pubblicò anche Joseph Andrews (1742), una parodia della Pamela di Samuel Richardson, Gionata Wild il grande (1743), Amelia (1751), per la cui eroina si ispirò alla prima moglie, e postumo Diario di un viaggio a Lisbona (1755). Feltrinelli ha pubblicato nei “Classici” Tom Jones (1991).