Nadia Fusini
Nadia Fusini ha ricoperto la cattedra di Critica shakespeariana presso l’università La Sapienza di Roma e insegnato Letterature comparate presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i suoi libri più importanti: con Mondadori Lo Specchio di Elisabetta (2001), I Volti dell'Amore (2003), Possiedo la mia anima (2006; Feltrinelli 2021), Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare (2010) e con Einaudi Hannah e le altre (2013), Vivere nella tempesta (2016), María (2019). Presso Feltrinelli ha pubblicato Nomi (1986), Due. La passione del legame in Kafka (1988), La Luminosa. Genealogia di Fedra (1990). Dirige nella collana “I Classici” la riedizione delle opere di William Shakespeare, per la quale ha curato Il sogno di una notte di mezza estate (insieme a Agostino Lombardo, 2006), La Commedia degli errori (2008), Tutto è bene quel che finisce bene (2012), Le allegre madame di Windsor (2017), Sir Thomas More (insieme a Iolanda Plescia, 2022). Sempre nella collana "I Classici" ha tradotto e curato Al faro (1992), La signora Dalloway (2013) e La stanza di Jacob (2022) di Virginia Woolf, Lettere sulla poesia (1992) di John Keats.
Alla scrittura delle donne ha dedicato Nomi (Feltrinelli, 1986), più volte ripubblicato, La figlia del Sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (Mondadori, 2012; Feltrinelli, 2023), e per Donzelli Una fratellanza inquieta, donne e uomini di oggi, 2018. È presidente della Italian Virginia Woolf Society.