Paola Masino
Paola Masino (1908-1989) nasce a Pisa, ma la famiglia si trasferisce ben presto a Roma. Con la sua prima opera, il dramma Le tre Mariescritto all’età di sedici anni, riceve parole di incoraggiamento da Luigi Pirandello, con il quale inizia una lunga amicizia. Al 1927 risale l’incontro con Massimo Bontempelli, già autore celebre e di trent’anni più vecchio: la loro relazione sentimentale e professionale durerà un’intera vita. Del 1931 sono le prose di Decadenza della morte e il romanzo Monte Ignoso,medaglia d’oro al Premio Viareggio. Nel 1938 la rivista “Le Grandi Firme” viene chiusa su ordine di Mussolini in seguito alla pubblicazione del suo racconto Fame. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 la coppia è costretta alla clandestinità: su Bontempelli grava una condanna a morte, mentre Masino viene inserita nelle liste degli intellettuali da deportare. Tra i fondatori e direttori di “Città”, rivista dell’intellettualità antifascista romana, negli anni successivi alla Liberazione Masino collabora con diverse testate – tra cui “Milano sera”, “Foemina”, “Spazio”, “Vie Nuove” – e per la Rai. Morto nel 1960 Bontempelli, si dedica interamente a riordinarne le carte e l’archivio e a pubblicarne l’intera opera. Il suo capolavoro Nascita e morte della massaia (Feltrinelli, 2019), a lungo boicottato dal regime, viene pubblicato nel 1945.