Giuseppe Mazzini
Giuseppe Mazzini, nato a Genova nel 1805, patriota, scrittore, uomo politico, fu uno dei maggiori protagonisti del Risorgimento italiano. Si laureò in Filosofia e in diritto, quindi si unì all’organizzazione segreta della Carboneria nel 1827. Per la sua attività rivoluzionaria fu costretto all’esilio. Si stabilì a Marsiglia nel 1830 e vi fondò una nuova associazione politica, la Giovine Italia, la cui parola d’ordine era “Dio e popolo” e il cui progetto politico era quello di uno stato unitario, libero, indipendente, democratico e repubblicano; pubblicò anche il periodico omonimo tra 1832 e 1834 per diffondere il proprio programma. Dopo lo scioglimento dell’organizzazione a causa della repressione poliziesca, Mazzini si trasferì in Svizzera e nel 1834 vi fondò l’organizzazione internazionale Giovine Europa, che raggruppava le associazioni nazionali con l’obiettivo di creare un’alleanza rivoluzionaria democratica dei popoli europei. Obbligato a lasciare anche la Svizzera, fu a Londra, dove ricostituì la Giovine Italia (1837) e fondò l’Unione degli operai italiani (1840), e a Parigi, dove fondò l’Associazione nazionale italiana (1848). Nel 1849, fu membro del triumvirato della Repubblica romana; al suo cadere dovette riparare di nuovo in Svizzera e a Londra, dove costituì il Comitato centrale democratico europeo e successivamente fondò il Partito d’azione (1853) e la rivista “Pensiero e azione” (1858). Fu contrario all’unificazione del Regno d’Italia sotto l’egemonia piemontese e sostenne la necessità di una costituente eletta a suffragio universale. Favorì la costituzione delle società di mutuo soccorso e collaborò alla fondazione della Prima Internazionale (1864), ma se ne allontanò per il prevalere di anarchici e socialisti. Dopo altri tentativi insurrezionali falliti, morì a Pisa nel 1872. Delle opere di Mazzini, oltre all’epistolario, ricordiamo: D’una letteratura europea (1829), Del dramma storico (1830), Ai poeti del secolo XIX (1832), Fede e avvenire (1835), Byron e Goethe (1840), Genio e tendenze di Thomas Carlyle (1843), Pensieri sulla democrazia in Europa (1852), Doveri dell’uomo (1860). Feltrinelli ha pubblicato nei “Classici” Pensieri sulla democrazia in Europa (2005).