Ferenc Molnar
Ferenc Molnár nacque a Budapest il 2 gennaio 1878 al n° 83 di viale József, figlio di un medico ebreo della media borghesia. Fece i suoi studi secondari nella città natale per poi trasferirsi in Svizzera, a Ginevra, dove iniziò gli studi di diritto. Lì si avvicinò alle teorie di Lombroso e cominciò a scrivere dei brevi racconti; compose anche un valzer che intitolò Printemps. Rientrato in patria cominciò a collaborare, a meno di venti anni, a uno dei più importanti giornali ungheresi del tempo, il ‟Budapest Napló” (Diario di Budapest).
Nel 1900 pubblicò il suo primo romanzo: Az éhes varos (La città affamata). È un romanzo di argomento ebraico e il suo protagonista, Pál Orsovai, è stato definito iI"Julien Sorel ungherese". Il romanzo successivo fu Egy gazdátlan csonák története (1901) (Storia di una barca senza padrone) che racconta la storia dell'amore impossibile di una ragazzina per l'amante della madre. Nel 1907 pubblica I ragazzi di via Pál, mentre nel 1910 Liliom, il suo capolavoro teatrale che fu anche trasformato in un musical a Broadway. Molnár infatti è stato un grande autore teatrale, che venne molto rappresentato anche in Italia.
Ferenc Molnár era un uomo molto elegante e attraente, che passava le sue estati al Lido di Venezia a corteggiare le belle donne. Non ebbe però una vita sentimentale molto fortunata: si sposò tre volte con delle donne bellissime con le quali ebbe dei rapporti molto tempestosi e infelici. Si unì alla sua fedele segretaria Wanda Bartha con la quale fuggi, per problemi razziali, nel 1939 negli Stati Uniti. Questa vicenda venne raccontata dallo scrittore nel romanzo, in parte autobiografico, Isten veled, szívem (1947) (Addio, amore mio). Wanda Bartha si tolse la vita in un albergo di New York.
Molnár mori il 3 aprile 1952 a New York dopo essersi convertito alla religione cristiana. Ferenc Molnár faceva parte di quella borghesia ebraica assimilata come Lukács, Körmendi, e l'architetto Lechner, da lui così ben descritta nel già citato Az éces város e in Andor.
Nel 1900 pubblicò il suo primo romanzo: Az éhes varos (La città affamata). È un romanzo di argomento ebraico e il suo protagonista, Pál Orsovai, è stato definito iI"Julien Sorel ungherese". Il romanzo successivo fu Egy gazdátlan csonák története (1901) (Storia di una barca senza padrone) che racconta la storia dell'amore impossibile di una ragazzina per l'amante della madre. Nel 1907 pubblica I ragazzi di via Pál, mentre nel 1910 Liliom, il suo capolavoro teatrale che fu anche trasformato in un musical a Broadway. Molnár infatti è stato un grande autore teatrale, che venne molto rappresentato anche in Italia.
Ferenc Molnár era un uomo molto elegante e attraente, che passava le sue estati al Lido di Venezia a corteggiare le belle donne. Non ebbe però una vita sentimentale molto fortunata: si sposò tre volte con delle donne bellissime con le quali ebbe dei rapporti molto tempestosi e infelici. Si unì alla sua fedele segretaria Wanda Bartha con la quale fuggi, per problemi razziali, nel 1939 negli Stati Uniti. Questa vicenda venne raccontata dallo scrittore nel romanzo, in parte autobiografico, Isten veled, szívem (1947) (Addio, amore mio). Wanda Bartha si tolse la vita in un albergo di New York.
Molnár mori il 3 aprile 1952 a New York dopo essersi convertito alla religione cristiana. Ferenc Molnár faceva parte di quella borghesia ebraica assimilata come Lukács, Körmendi, e l'architetto Lechner, da lui così ben descritta nel già citato Az éces város e in Andor.