Andrea G. Pinketts
Andrea G. Pinketts (Milano, 1961-2018) si è occupato di mistero. Ha vinto tre edizioni ('84, '89, '90) del Mystfest per il miglior racconto. Nel 1991 gli è stata assegnata la targa "Un Remington per la strada" per il giornalismo investigativo. Le sue inchieste per la rivista "Esquire" lo hanno visto di volta in volta calarsi in prima persona nella realtà del dormitorio, nei segreti della Stazione centrale, nei panni di vù cumprà e portatori di handicap per scoprire e raccontare le barriere in cui si imbattono i meno fortunati. Ha fondato a Milano "La scuola dei duri", un movimento letterario che si propone di esplorare la realtà attraverso l'indagine poliziesca. Dal 1991 al Post Café ha coordinato un ciclo di seminari sulla criminologia dal titolo "Giallo e Bar". Nel 1992 il comune di Cattolica gli ha dato il titolo di sceriffo (delibera 8636 della Giunta) perché indagasse sulle infiltrazioni camorristiche sulla riviera adriatica. Le sue indagini, fortemente osteggiate dalle "altre" forze dell'ordine, hanno portato a ben 106 arresti. Nel 1995 gli è stato riconosciuto il premio "Jack London" per l'avventura; nello stesso anno per la Phoenix di Daniele Brolli ha creato il fumetto trash "Laida Odius". Nel 1996 ha vinto la prima edizione del "Premio Scerbanenco" per il miglior racconto e ha realizzato per il magazine "Panorama" una clamorosa inchiesta sui "Bambini di Satana", i satanisti di Bologna infiltrandosi tra di loro. Nel 1996 ha vinto la prima edizione del Premio Scerbanenco per il miglior racconto. Nel 1997 per Flamingo si è occupato del fenomeno dei serial killer, curando la prima Enciclopedia dei serial killer italiani. Nel 2006 gli è stata conferita la Medaglia d’onore dell’Assemblée Nationale de la République Française per meriti artistici e culturali. Con Feltrinelli ha pubblicato: Il vizio dell’agnello (1994), Il senso della frase (1995, premio Noir in Festival di Courmayeur), Io, non io, neanche lui (1996) e Lazzaro, vieni fuori (1997).