Luca Ronconi
Luca Ronconi, nato nel 1933 a Susa, in Tunisia, è stato uno dei più grandi registi del Novecento. Si è formato come attore, a Roma, all’Accademia d’Arte Drammatica: il suo debutto è del 1953. Da lì una breve e fortunata carriera, ma percorsa dall’insoddisfazione. Dal 1963 diventa regista, rivoluzionando le regole della comunicazione teatrale. Con l’Orlando furioso, nel 1969, ottiene un successo non solo europeo. Per tappe diverse, dentro e fuori le istituzioni, arriva alla direzione del Settore Teatro della Biennale di Venezia, all’invenzione del Laboratorio di Prato e – dopo anni difficili – alla direzione dei Teatri Stabili di Torino, Roma e Milano, per cui ha lavorato fino alla fine della vita (2015). La sua produzione è immensa: oltre duecento spettacoli, di prosa e di teatro musicale. Il repertorio comprende i classici e gli autori della drammaturgia contemporanea, ma il rinnovamento portato da Ronconi al mondo dello spettacolo va ben al di là della scelta dei testi da rappresentare. Un filo conduttore – forse il principale – della lunga carriera del regista è il costante interesse per il confronto con i più giovani, attraverso forme continuamente mutanti di pedagogia che hanno come approdo finale la costituzione, nel 2002, del Centro Teatrale Santacristina, nei boschi dell’Umbria, non lontano dalla residenza del regista. Il Centro è ora diretto da Roberta Carlotto. Feltrinelli ha pubblicato Prove di autobiografia (2018; a cura di Giovanni Agosti).