Arthur Schnitzler
Arthur Schnitzler (1862-1931), romanziere, drammaturgo, autore di novelle e racconti, cantore della finis Austriae, nacque a Vienna, figlio del medico, laringoiatra, ebreo Johann Schnitzler. Studiò medicina e si laureò nel 1885 all’Università di Vienna. Intanto scriveva poesie e opere teatrali. Si interessò di psichiatria e della nascente psicoanalisi di Sigmund Freud, da cui fu influenzato anche come scrittore, e scrisse una tesi sul trattamento ipnotico delle nevrosi. Frequentò il Café Griensteidl, dove incontrava scrittori, musicisti, artisti, il gruppo della “Giovane Vienna”. Dopo i primi successi come drammaturgo, con le rappresentazioni di opere come Anatol (1893), La fiaba (1894), Amoretto (1895), Girotondo (1897) al Deutsches Theater di Berlino, consacrò la propria vita alla scrittura. Si sposò con la giovane attrice Olga Gussmann, nel 1903, dopo aver avuto da lei un figlio, Heinrich, nel 1902; divorzieranno nel 1921. Nel 1928 si suicidò la figlia Lili. Tra le sue opere più famose, oltre ai drammi tra cui Il giovane Medardo (1910), il ciclo Marionette (1912) e Professor Bernhardi (1912), restano le novelle, in raccolte come La moglie del saggio (1898), La danzatrice greca (1905), Anime crepuscolari (1907), e i romanzi brevi come Morire (1894), Verso la libertà (1908), Beate e suo figlio (1913), Il ritorno di Casanova (1918), Signorina Else (1924), Doppio sogno (1926). Morì a Vienna nel 1931. L'autorevole critico tedesco Marcel Reich-Ranicki così scrive di lui: ‟Egli era insieme un poeta e un intellettuale critico, artista della parola. I suoi lavori teatrali, novelle e romanzi si possono leggere come frammenti di un'unica grande storia: la storia di una decadenza. La minaccia e il declino del mondo borghese e della civiltà europea, l'assenza di patria e di alienazione: questi sono i temi centrali di Schnitzler”. Feltrinelli ha pubblicato Diari e Lettere (2006) e nei “Classici” Novelle (2006), Signorina Else (1990, 2008; "audiolibri Emons Feltrinelli", 2013) e Doppio sogno (2006).