I libri da non perdere
Hannah Arendt, La banalità del male
Otto Adolf Eichmann, uno dei comandanti delle SS responsabili dell’organizzazione della cosiddetta “soluzione finale”, fu processato nel 1961 a Gerusalemme. Hannah Arendt assistette al processo come inviata del “New Yorker” e ne nacque un libro scomodo, che pone le domande che non avremmo mai voluto porci e dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo.
I saggi che hanno fatto la storia
Le novità da tenere d'occhio
Louise Erdrich, Il guardiano notturno
È il 1953. La vita, la fiera identità culturale, gli amori e le lotte sociali di una piccola comunità di indiani, minacciata da un disegno di legge che vorrebbe smantellare le riserve.