Insomma, visto che l'onorevole Cuffaro ha vinto le elezioni, del suo processo non se ne deve parlare più. Pena scomuniche politiche o grossolane invettive...
La campagna elettorale finisce tra poco ma non è ancora finita. Non fino a che pesa su di noi una ipoteca che la Repubblica non è in grado di pagare. Quella che pignora e intende svendere tutta la seconda parte della Costituzione nata dalla Resistenza.
In Francia un libro sulla gauche caviar fa rinvenire il vecchio dibattito sull’incoerenza della sinistra benestante e gaudente, dalle belle case e dalle belle scarpe. Ma l’aspetto interessante della faccenda
Fra noi possiamo dircelo: le Olimpiadi a Torino sono state un regalo di Gianni Agnelli alle montagne di suo padre Edoardo e sue: la Val Chisone e il Sestriere, Sauze d' Oulx, Cesana, Claviere e, per fare buon peso, anche Bardonecchia.
Dice il Berlusconi di essere il più votato a Napoli città, e sono belle soddisfazioni. Ha perso, nell’ordine, il governo del paese e le elezioni amministrative, ma l’importante è pensare positivo, come insegnano nei corsi di autostima per i manager .
Gli Stati occidentali mostrano i muscoli quando si tratta di imporre ai cittadini le regole di un ordine pubblico sempre più rigido. Lo fanno all'insegna dell'ideologia penale della Zero tolerance, che si è affermata negli Usa
C’è un numero che mi ha letteralmente sconvolto. Nel senso che non potrò mai più scrivere una sola riga, su questo Paese, prescindendo da quel numero .
A vederlo la mattina dopo, in attesa di arrivare trionfante a Milano, fresco come una rosa (il colore della sua maglia), sbarbato come sempre e sorridente come un attore di Hollywood, non sembra certo che abbia nelle scarpette tremila chilometri e rotti
Per trovare qualcuno che abbia vinto il Giro d’Italia con un vantaggio superiore a quello di Ivan Basso, bisogna risalire al 1965. Dominatore assoluto l’airone di Parma, Vittorio Adorni. Secondo Italo Zilioli a 11’26’’, terzo, a 12’57’’, Felice Gimondi
La vera differenza fra il voto del 10 aprile e questo di fine maggio non l’ha fatta l’astensionismo, o almeno non solo, ma il ‟fattore T”. T come territorio ma soprattutto come televisione.
Mentre l’onda di rigetto invocata da Berlusconi per spazzare via il ‟governo rosso” si spegneva molle e umiliata a Torino, a Roma e Napoli, l’unico che si ergeva placido a difesa della trincea che gli era stata affidata era lui, Salvatore Cuffaro.
Oggi il vecchio Papa bavarese si sdoppierà. Avvertirà dentro di sé la presenza dell’adolescente Joseph che fu lui stesso, coscritto nella Hitlerjugend. Insieme varcheranno il cancello di Auschwitz
L’estate Feltrinelli è cominciata il 1° giugno con il 25% di sconto su tutti i titoli dell’Universale Economica e della Super Universale Economica. L’offerta è valida fino al 15 luglio. In libreria e su IBS.
A un tratto compare in video, come sortito da un ripostiglio, il senatore Schifani. Che dice: per forza c’è stato un forte astensionismo, gli italiani sono stanchi di votare troppo spesso. E sembra pure piuttosto seccato, se non addolorato .
A Castiglione di Garfagnana, antico paese turrito di cuore abbastanza grande da accettare pure me tra i suoi ospiti, tra le tante bellezze vanta pure un ponte medievale perfettamente conservato. È al fondo di una stretta valle
California batte Francia due a zero. Come risultato calcistico, sarebbe decisamente sorprendente. Lo è ancora di più in una competizione vinicola, attività in cui il pronostico, le aspettative, la tradizione, pendono tutti dalla parte dei francesi.
Pare che Prodi, capo del centrosinistra, non sia stato portato in trionfo dai confindustriali. Pare che la quota più consistente del padronato italiano sia di destra. Pare che gli imprenditori chiedano agevolazioni fiscali per le imprese
La cultura democratica dell’intervento umanitario è, nella sinistra italiana, patrimonio di minoranze intellettuali. Havel, Michnick, il Nobel per la pace Ramos Horta, Berman, Walzer, Buruma, Ignatieff, non hanno seguaci numerosi.
Benedetto XVI, di fronte ai cancelli di Auschwitz e Birkenau, ha usato due sole volte la parola che rappresenta il destino assegnato dai nazisti agli Ebrei, la Shoah. Ha nominato Stalin fra i mali del mondo. Non ha mai nominato Hitler.