Sul dramma dell'Iraq mentono tutti: da Bush a Berlusconi. Mentre ci si dovrebbe fermare di fronte alle prospettive atroci, da ultimi giorni dell'umanità.
È assurdo sostenere che giovi alla sicurezza mantenere un corpo di occupazione in Iraq perché il nostro paese è più vulnerabile agli attacchi terroristici.
Bagdad: l' ospedale potrebbe chiudere a giugno. Annan: sì a una forza multinazionale. E Il commissario straordinario: "Gli Ulema parlano con troppe voci, a volte contraddittorie, mi chiedo se davvero ci sia stato un negoziato".
La società civile degli italiani civili accetta l'anarchia, non si scandalizza se i governanti invitano i ricchi a frodare il Fisco mentre stanno distruggendo lo Stato sociale.
Per la prima volta dagli anni `30, quando fu cotruita la diga Hoover per controllare il flusso del Colorado, tutti gli stati che dipendono da quel fiume, dal New Mexico fino alla California, cominciano ad avere problemi di approvvigionamento d'acqua.
La scelta rivela lo stato di confusione tra i quadri dirigenti Usa, costretti tra la necessità di normalizzare il Paese e quella di trovare nuovi alleati locali in grado di aiutarli.
Le frontiere stanno sempre nella testa prima che sul terreno. Specialmente quella italo-slovena; l' unica d' Europa dove l' allargamento a Est coincide sia col vecchio muro tra i Blocchi sia col fronte della Grande Guerra.
Interrogarsi sulla missione irachena sembra essere antipatriottico. E affidare la sicurezza dei nostri soldati all'arma della corruzione non ha funzionato.
I generali dell' aviazione accusati di aver mentito sulla strage di Ustica, sono stati assolti. Si ripete una delle tragicommedie italiane in cui i potenti hanno regolarmente la meglio sui cittadini.
Due anni fa, chi definiva un regime mediatico il sistema politico e informativo che si andava formando in Italia era giudicato un provocatore. Poi è arrivata la legge Gasparri