Lorenzo Cremonesi: Sequestro politico o estorsione: due piste per l'iracheno venuto dall'Italia

Lorenzo Cremonesi: Sequestro politico o estorsione: due piste per l'iracheno venuto dall'Italia

Ci possono essere solo due motivi per il rapimento di Ajad Anwar Walid: "I suoi legami con l'Italia, oppure l'estorsione a fine di lucro. Una delle decine che avvengono quotidianamente in Iraq dalla fine della guerra".
Marco D'Eramo: Una convention dell'altro mondo

Marco D'Eramo: Una convention dell'altro mondo

"Tutti noi viviamo in un mondo più tranquillo, grazie a Bush": è solo un esempio del festival delle menzogne repubblicano. Chiuso dal discorso inconsistente del presidente, un vero flop, che ha risollevato le speranze di sloggiarlo dalla Casa bianca.
Marina Forti: Crisi ambientale in Corea del Nord

Marina Forti: Crisi ambientale in Corea del Nord

Per la prima volta in assoluto, la Corea del Nord pubblica un rapporto sullo stato dell'ambiente nel paese: descrive una situazione di crisi grave, che potrebbe precipitare se non affrontata per tempo.
Alessandra Arachi: Primo permesso per Sofri: "Che emozione l'odore dell'aria"

Alessandra Arachi: Primo permesso per Sofri: "Che emozione l'odore dell'aria"

All'insaputa degli amici, un giorno di libertà dopo 4 anni e 7 mesi. La sorpresa al "Foglio" per dettare la rubrica.
Lorenzo Cremonesi: I reporter non sono più in mano ai rapitori"

Lorenzo Cremonesi: I reporter non sono più in mano ai rapitori"

L'annuncio del governo francese. I due ostaggi consegnati a un gruppo favorevole al rilascio.
Marina Forti: I veleni (chimici) del Kosovo

Marina Forti: I veleni (chimici) del Kosovo

A far fuggire gli abitanti di Dardhishte è Kosova A, con le sue ciminiere di cemento che dominano il villaggio: camini alti 70 metri che ruttano nuvole di fumo denso e giallastro.
Giulietto Chiesa: Oligarchi e guerriglieri, attacco al cuore dello stato di zar Putin

Giulietto Chiesa: Oligarchi e guerriglieri, attacco al cuore dello stato di zar Putin

La micidiale successione di attacchi del terrorismo ceceno contro la Russia di Vladimir Putin induce a pensare a qualche cosa di più complesso, di più importante che un'offensiva terroristica.
Giorgio Bocca: Uno scandalo a mezzo stampa

Giorgio Bocca: Uno scandalo a mezzo stampa

Le vicende Cirio e Parmalat non sono servite a niente. Non c'è rimorso e non c'è vergogna per i bancarottieri.
Giorgio Bocca: Le immagini della ferocia

Giorgio Bocca: Le immagini della ferocia

Ci sono voluti secoli perché l'umanità si liberasse dei sacrifici umani, specie di bambini, ma non sono scomparsi quelli legati ai fanatismi e alle follie degli anziani.
Marco D'Eramo: La “Convention repubblicana. Il mastino Cheney spiega il mondo irreale di George W.

Marco D'Eramo: La “Convention repubblicana. Il mastino Cheney spiega il mondo irreale di George W.

George W. Bush mi ha infine convertito sulla via di Penn Station: il male esiste e io l'ho visto in faccia mercoledì sera. Si chiama Richard (Dick) Cheney ed è di fatto il vero presidente degli Stati uniti, anche se di nome è solo vicepresidente.
Vittorio Zucconi: La "Convention" repubblicana. E Giuliani offende gli alleati. "Ricordate l'Achille Lauro?"

Vittorio Zucconi: La "Convention" repubblicana. E Giuliani offende gli alleati. "Ricordate l'Achille Lauro?"

Italia e Germania "deboli con il terrorismo". L'ex sindaco attacca Roma e Berlino, la platea approva con ululati e fischi la polemica. Una lunga tirata su fatti del passato, per conquistare l'elettorato ebraico con un parallelo fra Al Qaeda e l'Olp.
Michele Serra: Meeting alla brianzola

Michele Serra: Meeting alla brianzola

Si è tenuto a Rimini l'incontro di Comunione e Liberazione. Difficile tracciare un bilancio politico e ecclesiale della manifestazione ma proviamoci lo stesso...
Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. Metamorfosi del presidente

Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. Metamorfosi del presidente

Per un "cristiano rinato" come lui, salvato a 40 anni dalla conversione che lo liberò dalla bottiglia, la Convention repubblicana assediata dalle folle ribollenti di collera contro Bush e le sue guerre, è la perfetta occasione per l'ennesima metamorfosi.
Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. La trincea di manhattan

Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. La trincea di manhattan

Da quando i congressi dei partiti americani sono stati svuotati di ogni contenuto politico reale e di ogni suspense, le Convention piombano ogni quattro anni su città innocenti e indifferenti.
Giorgio Bocca: Tra loschi affari e colpi di furore

Giorgio Bocca: Tra loschi affari e colpi di furore

La filosofia di Berlusconiè tipica dell'uomo di avventura di cui ha fatto pubblico e a uso personale elogio in una prefazione a Erasmo da Rotterdam: osare, inventare, tentare l'impossibile, essere un po' pazzi e alla fine non pagare.
Vittorio Zucconi: I fantasmi del Vietnam

Vittorio Zucconi: I fantasmi del Vietnam

Dal cimitero degli "sporchi trucchi" elettorali dove ogni campagna presidenziale americana va a scavare, torna quella guerra in Vietnam che tutti proclamano sepolta, ma che non vuol saperne di restare morta.
Vittorio Zucconi: Schiavi, il giorno della memoria nell'era dei servi del lavoro

Vittorio Zucconi: Schiavi, il giorno della memoria nell'era dei servi del lavoro

Giornata Onu per celebrare la fine delle deportazioni, mentre crescono nuove forme di oppressione. Il 23 agosto del 1791 la rivolta contro la schiavitù da cui nacque Haiti. Oggi 27 milioni di persone vendono sottocosto la loro opera ai paesi sviluppati.
Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. In una città blindata la sfida all'Elefante

Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. In una città blindata la sfida all'Elefante

Parte il Congresso del partito repubblicano, concepito dai produttori di questi show sovieto-disneyani come un'incoronazione di George il giustiziere sull'orlo del cratere di Ground Zero.
Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. Al Madison domina l'euforia. È fatta, Kerry alla deriva

Vittorio Zucconi: La “Convention” repubblicana. Al Madison domina l'euforia. È fatta, Kerry alla deriva

Sondaggi interni danno il presidente in testa e alla Convention scoppia l'entusiasmo. Iniziano i licenziamenti nello staff del leader democratico: Mary Cahill, capo della campagna elettorale, nel mirino.
Giorgio Bocca: Il troppo è il nostro male quotidiano

Giorgio Bocca: Il troppo è il nostro male quotidiano

Troppi uomini, troppe guerre, troppe macchine, troppo sviluppo. Così la morte è temuta se provocata da qualche misteriosa malattia, ma viene accettata come prezzo della modernità.