Sanguineti, uno degli alfieri della neoavanguardia e del Gruppo 63, dell'impegno letterario, ma anche politico e ideologico, a 73 anni ha ricevuto il premio alla carriera. Lo abbiamo incontrato.
Il poeta Sanguineti si rivolge al Capo dello Stato: "In Italia si cerca di sdoganare il fascismo". Il presidente del Senato, che risponde: "No alle barriere ideologiche". E la platea si divide.
Ho cercato dappertutto, ma non li ho trovati: dove avrò ficcato i grossi volumi squinternati dal troppo uso dell'atlante universale che avevo da bambino? Ma mi basta chiudere gli occhi per qualche istante, ed è come se li avessi ancora qui davanti.
Davanti alla platea del Campiello, il premiato Sanguineti ha chiamato gli intellettuali «a far sentire la propria voce in difesa della Costituzione antifascista e nata dalla Resistenza».
Odore di sangue nell´aria, pareti imbrattate di sangue, sangue che sgocciola e si attacca alla suola delle scarpe. Sembra il luogo di un delitto. Invece è l´apertura della mostra di Damien Hirst, l´artista più «maledetto» della «pop» arte inglese.
Le schedature a scopo commerciale e quelle volute dai governi si integrano: archiviati tutti i dettagli della vita dei singoli. Allarme dai garanti: le banche-dati si coordinano contro di noi.
Niente sembra più appropriato, come argomento per riprendere questo piccolo osservatorio sul «nordest», che il recente provvedimento «anti mendicanti» del sindaco di Vicenza, il forzista Hullweck.
Cosa sta succedendo all'opposizione italiana e in particolare al suo principale partito? Da quando è comparso Berlusconi essa non fa altro che raccomandare di non demonizzare l'avversario.
Simulato un attentato con armi chimiche. L´esercitazione si è concentrata nel cuore della City, sotto la Banca d´Inghilterra. Il capo della polizia Stevens: inevitabile che il Regno Unito sia preso di mira.
"Dotto', quella Tiziana non mangia da due giorni! E lo sapete perché? Dice che se va a scuola e non c'ha lo zainetto firmato le sputano di nuovo addosso, come l'anno scorso!"
Con uno spirito profetico che solo i grandi folli e i divini comici hanno in dote, il principe De Curtis ci aveva già raccontato parecchi decenni in anticipo che avremmo eletto l’Onorevole Antonio La Trippa.
Abu Mazen ha infine presentato le dimissioni ad Arafat. Nel suo discorso di addio il premier uscente ha accusato lo stesso Arafat di averlo accoltellato alla schiena. Poi ha puntato il dito contro Israele e Stati Uniti...
Dopo le infinite versioni del tiranno propagandate in 24 anni di regno sui murales in Iraq (Saddam architetto, Saddam contadino, pilota, soldato...), ecco quella dello scrittore raccontata da Sa'adoon Al-Zubaydi.
Vogliono tutto, carriera e figli da accudire: è la sindrome di Atlante. Secondo gli psicologi inglesi il malessere mette al tappeto la nuova generazione di padri quarantenni. Un motore ruggente che a un certo punto fonde. E alla fine vanno in tilt.
Nel 1899 gli Stati uniti vinsero la guerra contro gli indipendentisti filippini. Ma la guerriglia durò anni e causò 4.000 morti, 3.000 feriti tra le truppe Usa che uccisero 16.000 insorti e 200.000 civili. E il paragone con il presente non finisce qui.
Mi sembra che quest’estate sia stata una stagione violenta. Piena di morte e di atti distruttivi, verso la natura e verso le persone. Gli incendi, i vecchi, e poi le donne. Ci sono stati tanti uomini che hanno ucciso figli, mogli e fidanzate.
Storia di Victor Bout, uno dei più potenti mercanti di cannoni al mondo. Figlio del dopoguerra fredda, il suo percorso esemplare passa da Massud a Mobuto, a Savimbi, ai taleban, a Taylor, ma con solidi agganci con l’ex Kgb e la Cia.