Michele Serra: L’amaca di venerdì 2 giugno 2006

Michele Serra: L’amaca di venerdì 2 giugno 2006

In Francia un libro sulla gauche caviar fa rinvenire il vecchio dibattito sull’incoerenza della sinistra benestante e gaudente, dalle belle case e dalle belle scarpe. Ma l’aspetto interessante della faccenda…
Claudio Fava: Vogliamo dimenticare il processo Cuffaro?

Claudio Fava: Vogliamo dimenticare il processo Cuffaro?

Insomma, visto che l'onorevole Cuffaro ha vinto le elezioni, del suo processo non se ne deve parlare più. Pena scomuniche politiche o grossolane invettive...
Paolo Di Stefano: Beppe Fenoglio. Cravatta, fazzoletto. E quella faccia un po' così

Paolo Di Stefano: Beppe Fenoglio. Cravatta, fazzoletto. E quella faccia un po' così

Ci sono tante fotografie che mostrano Beppe Fenoglio nei suoi luoghi. Il suo modo di porsi, rispetto al paesaggio che lo circonda, rende, forse involontariamente, il senso di superiore astrazione e insieme di devozione alla sua terra.
Lorenzo Cremonesi: “L’Everest? Un supermercato”

Lorenzo Cremonesi: “L’Everest? Un supermercato”

Il grido di allarme lanciato da Edmund Hillary, il primo conquistatore dell’Everest in assoluto nel 1953: la commercializzazione dell’Everest porta a stravolgere i valori dell’alpinismo sulla montagna che dovrebbe invece esserne il simbolo più puro.
Renato Barilli: Russolo, l’energia sonora del futurismo

Renato Barilli: Russolo, l’energia sonora del futurismo

Al Mart di Trento e Rovereto incisioni e macchine acustiche dell’artista che con Boccioni e Severini fu capofila originale della stagione innovativa di inizio secolo prima del ritorno all’ordine.
Danilo Zolo: Umanità reclusa, l'orrendo primato degli Stati uniti

Danilo Zolo: Umanità reclusa, l'orrendo primato degli Stati uniti

Gli Stati occidentali mostrano i muscoli quando si tratta di imporre ai cittadini le regole di un ordine pubblico sempre più rigido. Lo fanno all'insegna dell'ideologia penale della Zero tolerance, che si è affermata negli Usa…
Michele Serra: L'amaca di giovedì 1 giugno 2006

Michele Serra: L'amaca di giovedì 1 giugno 2006

Dice il Berlusconi di essere il più votato a Napoli città, e sono belle soddisfazioni. Ha perso, nell’ordine, il governo del paese e le elezioni amministrative, ma l’importante è pensare positivo, come insegnano nei corsi di autostima per i manager….
Paolo Di Stefano. Giro d’Italia. Adorni. “Ivan? Ora dimostri che non è una meteora”

Paolo Di Stefano. Giro d’Italia. Adorni. “Ivan? Ora dimostri che non è una meteora”

Per trovare qualcuno che abbia vinto il Giro d’Italia con un vantaggio superiore a quello di Ivan Basso, bisogna risalire al 1965. Dominatore assoluto l’airone di Parma, Vittorio Adorni. Secondo Italo Zilioli a 11’26’’, terzo, a 12’57’’, Felice Gimondi…
Gad Lerner: Il Papa, gli ebrei e l’impero di Radio Maria

Gad Lerner: Il Papa, gli ebrei e l’impero di Radio Maria

Oggi il vecchio Papa bavarese si sdoppierà. Avvertirà dentro di sé la presenza dell’adolescente Joseph che fu lui stesso, coscritto nella Hitlerjugend. Insieme varcheranno il cancello di Auschwitz…
Curzio Maltese: Il fattore T nelle urne

Curzio Maltese: Il fattore T nelle urne

La vera differenza fra il voto del 10 aprile e questo di fine maggio non l’ha fatta l’astensionismo, o almeno non solo, ma il ‟fattore T”. T come territorio ma soprattutto come televisione.
Gian Antonio Stella: La trincea di Totò Cuffaro. “Ho baciato metà degli elettori”

Gian Antonio Stella: La trincea di Totò Cuffaro. “Ho baciato metà degli elettori”

Mentre l’onda di rigetto invocata da Berlusconi per spazzare via il ‟governo rosso” si spegneva molle e umiliata a Torino, a Roma e Napoli, l’unico che si ergeva placido a difesa della trincea che gli era stata affidata era lui, Salvatore Cuffaro.
Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Basso. “Credo nel progetto Giro-Tour”

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Basso. “Credo nel progetto Giro-Tour”

A vederlo la mattina dopo, in attesa di arrivare trionfante a Milano, fresco come una rosa (il colore della sua maglia), sbarbato come sempre e sorridente come un attore di Hollywood, non sembra certo che abbia nelle scarpette tremila chilometri e rotti…
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 31 maggio 2006

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 31 maggio 2006

C’è un numero che mi ha letteralmente sconvolto. Nel senso che non potrò mai più scrivere una sola riga, su questo Paese, prescindendo da quel numero….
Michele Serra: L’amaca di martedì 30 maggio 2006

Michele Serra: L’amaca di martedì 30 maggio 2006

A un tratto compare in video, come sortito da un ripostiglio, il senatore Schifani. Che dice: per forza c’è stato un forte astensionismo, gli italiani sono stanchi di votare troppo spesso. E sembra pure piuttosto seccato, se non addolorato….
Per una vacanza di letture…

Per una vacanza di letture…

L’estate Feltrinelli è cominciata il 1° giugno con il 25% di sconto su tutti i titoli dell’Universale Economica e della Super Universale Economica. L’offerta è valida fino al 15 luglio. In libreria e su IBS.
Danilo Zolo: Crimine supremo internazionale

Danilo Zolo: Crimine supremo internazionale

Amnesty International ci presenta ancora una volta, nel suo ‟Rapporto 2006”, uno scenario di dolore, di violenza e di morte. Piuttosto che di universalità dei diritti umani dovremmo parlare di universalità della loro violazione.
Furio Colombo: Un Papa revisionista

Furio Colombo: Un Papa revisionista

Benedetto XVI, di fronte ai cancelli di Auschwitz e Birkenau, ha usato due sole volte la parola che rappresenta il destino assegnato dai nazisti agli Ebrei, la Shoah. Ha nominato Stalin fra i mali del mondo. Non ha mai nominato Hitler.
Gianni Riotta: Addio alle Armi

Gianni Riotta: Addio alle Armi

La cultura democratica dell’intervento umanitario è, nella sinistra italiana, patrimonio di minoranze intellettuali. Havel, Michnick, il Nobel per la pace Ramos Horta, Berman, Walzer, Buruma, Ignatieff, non hanno seguaci numerosi.
Paolo Andruccioli: Pagare le tasse per avere più servizi

Paolo Andruccioli: Pagare le tasse per avere più servizi

Sondaggio a sorpresa: Il 58% degli italiani accetterebbe un nuovo patto sociale. Il 76% vuole più tasse ai ricchi e il 70% l'imposta di successione.
Enrico Franceschini: Londra, il principe delle gaffes

Enrico Franceschini: Londra, il principe delle gaffes

In patria lo hanno soprannominato il duca d’Azzardo, non per come va a cavallo o gioca a carte, ma per i problemi che provoca quando apre la bocca. Le gaffes del principe Filippo, duca di Edimburgo e marito della regina Elisabetta, sono famose.