Succede prima dell´alba, quando i piano-bar chiudono, le spogliarelliste vanno a dormire e la flotta dei pescherecci croati rientra in rada. In quel momento, ad Abbazia, in fondo all´Adriatico, i profumi formano un cocktail speciale.
Ho rivisto questi giorni sui giornali la fotografia del vecchio testone del "viejo" Fidel. Guarda un po' chi si rivede, mi sono stupito, e siccome ero nel clima propizio della vacanza, mi sono lascito andare a vagheggiare ricordi.
La commemorazione della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, ottantacinque vittime, non è stata, come alcuni temevano, un´occasione di lotta e di propaganda politica.
Se fossi tra coloro che devono discutere, esaminare, confrontare, verificare, consultare, riunirsi, riunirsi ancora e poi decidere sulla proposta di Romano Prodi (lista unica dell’Ulivo per le elezioni europee del 2004) direi di sì senza esitare.
La figura di Valentina è una di quelle che davvero non si dimenticano mai. Guido Crepax - morto ieri a settant’anni - ha avuto la grandezza di inventarla.
Siamo nell’entroterra di Castelvolturno, e ci muoviamo con la lentezza esagerata di una scena al ralenti in un film nel deserto africano. Ho l’impressione di girare in tondo da anni o da secoli, e vedo doppio come se fossi ubriaco.
Ho nella testa il brano di una lettera che il poeta Dylan Thomas scrisse a un amico, forse il suo editore. Alla fine si scusa di non poter affrancare la lettera («non ho più un penny»).
Le attuali insistenti rievocazioni degli anni '50 e '60 romani - spesso con nostalgie settoriali o pre-natali - mi inducono a stralciare qualche estratto da una sommaria «auto-cronologia» commissionatami per un uso editoriale postumo.
Quello che capita in questi giorni è politicamente ben più che una serie di temporali estivi, anche se la maggioranza fa di tutto per farlo apparire tale.
In una bella intervista al manifesto, l'altro giorno Guido Pollice, presidente della sezione italiana di Green Cross, ha denunciato, per l'ennesima volta, il sistema di sprechi che sta dissipando il patrimonio idrico italiano.