Vittorio Zucconi: Corsa a due contro Bush

Vittorio Zucconi: Corsa a due contro Bush

Il girone eliminatorio dell'opposizione americana, quelle primarie che sembravano chiuse, sigillate nella noia e consegnate a Kerry, rifioriscono di interesse, di rancori e di incertezza, e questa è, paradossalmente, una cattiva notizia per Bush.
Vittorio Zucconi: L'America scopre la voglia di normalità

Vittorio Zucconi: L'America scopre la voglia di normalità

Grigio, allampanato, serio, senza molto carisma ma con un impeccabile pedigree, il sessantunenne John Kerry incarna la voglia di normalità che affiora da una nazione affranta da troppe emergenze.
Vittorio Zucconi: Il ritorno del candidato Bush spacca l' America in due

Vittorio Zucconi: Il ritorno del candidato Bush spacca l' America in due

L' uomo che quattro anni or sono promise di «unificare» e non di «dividere» il Paese, deve contemplare lo spettacolo di un Parlamento che lo ascolta spaccato a metà tra maggioranza entusiasta e opposizione imbronciata.
Vittorio Zucconi: Il nuovo fronte del presidente

Vittorio Zucconi: Il nuovo fronte del presidente

La folla imprevista e immensa di cittadini dello Iowa che hanno affrontato il gelo per votare nella prima eliminatoria presidenziale tra Democratici, ha alzato un venticello freddo che ha fatto rabbrividire Bush e i repubblicani.
Vittorio Zucconi: I Democratici alla scelta dell’anti-Bush

Vittorio Zucconi: I Democratici alla scelta dell’anti-Bush

Sulla linea di partenza della corsa alla Casa Bianca si presenta un partito Democratico che deve correre per sentirsi ancora vivo prima di potere sperare di vincere.
Vittorio Zucconi: Il dream ticket che Bush teme

Vittorio Zucconi: Il dream ticket che Bush teme

In quella lunga navigazione a vista che sono le elezioni presidenziali americane, le maree sollevano e inghiottono uomini e speranze quotidianamente. Oggi sembra inabissarsi Bush…
Vittorio Zucconi: Da rapinatore di banche a capo della Smith &Wesson

Vittorio Zucconi: Da rapinatore di banche a capo della Smith &Wesson

Uno scoop rivela il passato del presidente "J.J." Minder: 13 anni di carcere e un tentativo di evasione.
Vittorio Zucconi: A alla scuola dei Kennedy

Vittorio Zucconi: A alla scuola dei Kennedy

Il primo giro di pista fra i candidati d' opposizione per trovare l' antiBush ha prodotto quello che il partito democratico non osava sperare dieci giorni or sono: un front runner...
Vittorio Zucconi: Il nuovo fronte per Bush

Vittorio Zucconi: Il nuovo fronte per Bush

Dopo avere aggredito i Paesi vicini e i propri sudditi con le armi che sicuramente aveva, Saddam sta ora ironicamente minacciando i Bush con quello che non ha. E per la prima volta dall' 11 settembre, la Casa Bianca è costretta a difendersi.
Vittorio Zucconi: Bush prepara lo sganciamento

Vittorio Zucconi: Bush prepara lo sganciamento

In tempo per segnare con qualche risultato il primo anniversario dell'invasione, l'America strappa a quel Consiglio di governo, che essa stessa ha scelto e insediato, la firma a una prima bozza di Costituzione temporanea.
Michael Ignatieff: Un anno vissuto pericolosamente

Michael Ignatieff: Un anno vissuto pericolosamente

Il 19 marzo del 2003 l'America di George Bush scatenò l'offensiva contro Saddam Hussein. Dodici mesi dopo l´inizio della guerra non sono state trovate armi di distruzione di massa. L'occupazione, i saccheggi le bombe, il terrorismo...
Marco D'Eramo: Dacci oggi il nostro rischio quotidiano

Marco D'Eramo: Dacci oggi il nostro rischio quotidiano

Immedesimazione, non come l'11 settembre, e ripetibilità della strage: le bombe di Madrid hanno modificato la percezione del "terrorismo di massa", rendendolo un elemento di rischio del nostro vivere quotidiano.
Michele Serra: Roberto Baggio, un talento troppo grande

Michele Serra: Roberto Baggio, un talento troppo grande

In tempi di fuoco e cenere come questi, è un delitto trascurare ogni piccola grazia... Festeggiamo dunque, con la meraviglia degna della sua destrezza, Roberto Baggio che ha segnato alla Baggio il suo duecentesimo gol in serie A.
Gianni Riotta: Il nuovo nemico e la strategia per combatterlo

Gianni Riotta: Il nuovo nemico e la strategia per combatterlo

La guerra globale apre il suo fronte in Europa con il massacro di Madrid. E la capitale Usa medita la nuova strategia.
Gianni Riotta: Tutto va male in Italia? No, è solo pessimismo

Gianni Riotta: Tutto va male in Italia? No, è solo pessimismo

L' Italia non fa bambini, l' Italia perde terreno nella classifica dell' innovazione, l' Italia non vince un Nobel scientifico, o un titolo di calcio, da una generazione, i cervelli sono in fuga, i ceti medi perdono reddito...
Giorgio Bocca: Lo stress del tribuno venuto dal Nord

Giorgio Bocca: Lo stress del tribuno venuto dal Nord

Umberto Bossi lotta con il suo cuore all'ospedale di Varese. La sua vita non sembra più in pericolo, ma rischia di perdere ciò che ama di più: le lunghe notti di campagna elettorale. E' un animale politico che conosco da tempo.
Maurizio Maggiani: Il ceto medio. Noi più poveri e confusi

Maurizio Maggiani: Il ceto medio. Noi più poveri e confusi

L'Eurispes ci ha detto che siamo poveri, depressi e confusi. Grazie tante. Ma chi siamo e come siamo e come ci sentiamo, quanto poveri e quanto confusi e quanto depressi, forse l'Eurispes non lo sa abbastanza.
Maurizio Maggiani: Il Male che non c'è

Maurizio Maggiani: Il Male che non c'è

L'onorevole Fini ha imparato un antico mestiere oggi tornato in gran voga: il teologo di stato. E' un sacerdote di quella nuova, raccapricciante Teologia del Male di cui si è fatto Papa il presidente George W. Bush.
Maurizio Maggiani: Povero mondo in cerca di alibi al riparo delle Feste

Maurizio Maggiani: Povero mondo in cerca di alibi al riparo delle Feste

Ci sono posti, non leggiadri stradoni della periferia soprattutto, dove certe belle stellone comete gialle e azzurre brillano ancora nella notti di Ferragosto.
Maurizio Maggiani: Quella “M” misteriosa sui muri di Genova

Maurizio Maggiani: Quella “M” misteriosa sui muri di Genova

Odio le scritte e gli sfregi murali. Li odio perché odio gli slogan: uno slogan, qualunque slogan secondo me, è la forma più autoritaria, stupida e violenta per dare forma a un'idea, un potere, un prodotto.