Vittorio Zucconi: Condannati a restare uniti

Vittorio Zucconi: Condannati a restare uniti

Ascoltando Tony Blair difendere le ragioni per le quali gli occupanti sono condannati ad andare avanti, si sentiva il dramma di un uomo di sinistra che ormai si sforza di spiegare anche a se stesso quello che tredici mesi or sono non aveva visto arrivare.
Gianni Vattimo: Furor di patria

Gianni Vattimo: Furor di patria

Mi sento singolarmente estraneo all'orgia di retorica militar-patriottarda in cui sguazzano soprattutto fascisti e affini; e, con loro, la maggior parte dei giornali che mai come oggi appaiono tutti rigorosamente "di regime".
Giorgio Bocca: Democrazie in armi

Giorgio Bocca: Democrazie in armi

Le esortazioni all' uso della ragione per quanto concerne la guerra irachena sono accettabili se vanno di pari passo con il corretto uso delle parole, se cioè non si confonde la guerra con la pace e il protettorato con la ricostruzione e la democrazia.
Lorenzo Cremonesi: A Bagdad il negoziato è con i capi delle tribù sunnite

Lorenzo Cremonesi: A Bagdad il negoziato è con i capi delle tribù sunnite

Il rappresentante diplomatico italiano De Martino ha incontrato il principe Mohammed al Habib. Adesso si tratta, cercando, da parte italiana, di restare il più discreti possibile. Da parte sunnita c’è invece l' intenzione di sventolarlo al mondo.
Giorgio Bocca: Gli 80 anni di Scalfari fondatore di giornali

Giorgio Bocca: Gli 80 anni di Scalfari fondatore di giornali

Caro Eugenio… quel gennaio del '76, quando hai fondato Repubblica, sembra lontano anni luce; siamo di nuovo al bivio fra pace e guerra, la democrazia è a rischio, il proconsole americano che vorrebbe portarla in Iraq chiude un giornale che gli è ostile.
Lorenzo Cremonesi: Al Sadr ora vuole trattare: "Non pongo condizioni"

Lorenzo Cremonesi: Al Sadr ora vuole trattare: "Non pongo condizioni"

Il leader estremista: "Scioglierò il mio esercito". A Najaf, 2.500 marines pronti all' attacco. Le pressioni di Teheran.
Lorenzo Cremonesi: "Lo sceicco ci aveva detto: non li toccheremo"

Lorenzo Cremonesi: "Lo sceicco ci aveva detto: non li toccheremo"

A Bagdad dolore e ira tra i compagni dei rapiti che avevano negoziato con i capitribù. "Siamo uomini d' onore, li proteggeremo."
Paolo Andruccioli: Vivere con 2 dollari al giorno

Paolo Andruccioli: Vivere con 2 dollari al giorno

Presentato a Roma il Rapporto su povertà, diseguaglianze e globalizzazione. Scritto dagli allievi di Federico Caffè, l'economista scomparso nel 1987. Con qualche nuova idea per reagire.
Marina Forti: La fabbrica dei "generici"

Marina Forti: La fabbrica dei "generici"

Visita alla Cipla, industria farmaceutica indiana: da Gandhi e Nehru alla legge contro i brevetti, fino alla contemporanea battaglia contro la "proprietà intellettuale", una storia intrecciata all'idea di autosufficienza e bene pubblico.
Paolo Andruccioli: I soldi per l'Alitalia

Paolo Andruccioli: I soldi per l'Alitalia

Fumata nera ieri sera a palazzo Chigi. Il governo non è ancora pronto ad affrontare la crisi Alitalia. Il problema è trovare le risorse necessarie senza incorrere negli interventi di Monti sulla concorrenza. Ora spunta anche un piano di Cesare Romiti.
Lorenzo Cremonesi: "Abbiamo 30 ostaggi e siamo pronti ad ucciderli!"

Lorenzo Cremonesi: "Abbiamo 30 ostaggi e siamo pronti ad ucciderli!"

Video-choc delle Brigate Yassin che minacciano anche l' Italia. Ultimatum per un americano rapito. Speranze per i tre giapponesi.
Marina Forti: Spagna, alla prova dei fatti. Discussione con Antonio Gutierrez, deputato socialista

Marina Forti: Spagna, alla prova dei fatti. Discussione con Antonio Gutierrez, deputato socialista

Il Psoe ha vinto con "un voto per la democrazia, contro il governo passato", dice Antonio Gutierrez, deputato socialista. Ma il nuovo governo dovrà rispondere alle aspettative suscitate: più democrazia e una svolta nelle politiche sociali
Lorenzo Cremonesi: Ultimatum americano: "Fermiamo Al Sadr"

Lorenzo Cremonesi: Ultimatum americano: "Fermiamo Al Sadr"

I generali escludono trattative con il capo degli insorti. Sistani pronto a lanciare una fatwa: "No all' assassinio".
Lorenzo Cremonesi: Attacchi ai convogli, rapiti più di 20 stranieri

Lorenzo Cremonesi: Attacchi ai convogli, rapiti più di 20 stranieri

Scomparsi 9 americani, 11 russi, 3 reporter cechi. Gli Usa: "Caduti 70 soldati in 12 giorni, uccisi 700 iracheni".
Gianni Riotta: Iraq, la nuova partita di Blair

Gianni Riotta: Iraq, la nuova partita di Blair

"Resisteremo in questa storica battaglia; se falliremo i dittatori saranno felici e i terroristi trionfanti": così, scrivendo sull' Observer, Tony Blair ha ribadito il suo impegno, morale e politico, alla nascita d' un regime democratico in Iraq.
Lorenzo Cremonesi: "Via subito le bande armate da Nassiriya"

Lorenzo Cremonesi: "Via subito le bande armate da Nassiriya"

Ultimatum della governatrice Contini: basta trattative. Tregua scaduta, segni di ritirata tra i gruppi ribelli
Lorenzo Cremonesi: "Annullarli? Qui i seguaci di Sadr sono il partito più forte"

Lorenzo Cremonesi: "Annullarli? Qui i seguaci di Sadr sono il partito più forte"

Noi italiani ce ne andremo in un prossimo futuro. Non siamo certo occupanti. …lavoriamo assieme", aveva detto Barbara Contini incontrando domenica mattina per un' ora il braccio destro di Moqtada al Sadr per la provincia di Nassiriya.
Marina Forti: Afghanistan, l'offensiva del generale Dostum

Marina Forti: Afghanistan, l'offensiva del generale Dostum

Le sue milizie uzbeke prendono una città nel nord. Vuole più potere nel governo di Karzai.
Lorenzo Cremonesi: In mano alle milizie col coltello alla gola

Lorenzo Cremonesi: In mano alle milizie col coltello alla gola

Sequestrati tre giapponesi, due arabi israeliani e un inglese. Liberi dopo ore sette sudcoreani. In un video trasmesso da Al Jazira l' ultimatum delle "Brigate dei Mujaheddin" al governo di Tokio: "Ritirate le truppe o non torneranno vivi!".
Gianni Riotta: Le armi non bastano Serve un' idea di società

Gianni Riotta: Le armi non bastano Serve un' idea di società

Nei giorni in cui l'impegno americano in Iraq sembra alle corde è opportuno riflettere sulla doppia strategia di Kennan: non basta la forza militare in politica estera, occorrono egemonia culturale e una coalizione democratica estesa e solidale.