Negli occhi dei cinque prigionieri americani (almeno in quattro di loro) c´era l´angoscia di chi sa di essere finito nella casella sbagliata di un gioco al massacro, dove ogni puntata è al rialzo.
Devo molto all’America. I suoi poeti mi hanno aizzato uno spirito di libertà e di avventura... Whitman, Kerouac, Dylan hanno scassinato da fuori la gabbia in cui ogni ragazzo si sente rinchiuso. Dov’è oggi la tua libertà, America?
Penso all’effetto che quelle immagini stanno provocando nel mondo arabo. Gli Stati Uniti vinceranno in ogni caso, ma emerge ora, in grande evidenza, che anche loro sono «umani». Cioè fragili.
‟Ho deciso di proporLe un gesto folle e sacrosanto nello stesso tempo: l'unica soluzione è che Lei, Santo Padre, raggiunga Baghdad. Lei è l'unico che potrebbe fermarli. Lei, ora, è l'Occidente.”
Lettera da Adolf Hitler: Caro George e cari Tony e Josè Maria, questa lettera è personale. So che la servitù la aprirà e quindi tanto vale che dica anche: cari Berlusconi e Frattini.
Parlare degli Jahrestage è davvero cosa impossibile. Ci troviamo dinanzi ad uno dei capolavori assoluti della scrittura d’ogni tempo che sfugge ad ogni riduzione critica o analitica.
Sapete cos'è quella nave perché prima o poi ognuno di noi è destinato a salirci, che la passerella della carretta della Tirrenia che porta i continentali al mare dell'Isola Ichnusa è come i tre gradini di Regina Coeli
Siccome chi legge son sempre gli stessi e siccome non parrebbe che ai medesimi questo tipo si attività dello spirito arrechi un gran bene né produca all’esteriore grandi effetti, io consiglierei, almeno per l’estate, di soprassedere...
Sul "New York Times" inserzione di 14 mila accademici: "Il conflitto moralmente inaccettabile". Tra le adesioni, Natalie Zemon Davis, Richard Sennett, Judith Butler, Sherry Turkle, Edward Said, Martha Nussbaum.
Per capire il mondo arabo è utile procurarsi la discografia di un cantante chiamato Shabaan Abdel-Rehim, diventato un idolo in Egitto, Palestina e Giordania. I governi non lo ostacolano: i suoi dischi sono valvole di sfogo per il popolo.
Ci restano le canzoni. Canzoni e mimose da tenere al fresco in attesa di chissà che cosa. L’inverno è stato duro e quando arrivano le canzoni del festival vuol dire che il più è fatto.
So cos’è l’ospedale dei bambini. Sono uno tra le molte migliaia di provinciali che le prime cose che ha saputo di Genova le ha viste da un finestrino del "15".
Così, in pochi mesi, le istituzioni che bene o male avevano puntellato l’equilibrio mondiale per mezzo secolo sono in pezzi: la Nato, la politica estera europea e, con molta probabilità, l’Onu.
D’inverno, quand’era ragazzino, Bibai, la sua città natale, nell’isola di Hokkaido, all’estremo nord del Giappone, perdeva l’esuberanza cromatica. Diventava bianca e nera. Colpa della polvere delle miniere di carbone.
Ci sono vari modi di comportarsi davanti al cadavere del brigatista Mario Galesi ucciso da un poliziotto sul treno Roma-Arezzo. Il più agghiacciante sembra quello dei suoi parenti che non si sono fatti vivi e non sono andati a riconoscerlo.
Il Festival di Sanremo ha l'aura affettuosa e scemotta di tante vecchie abitudini domestiche, e il taglio critico-sociologico con il quale lo si è vivisezionato negli anni dell'impegno politico ha lasciato il posto a una quieta, indulgente sopportazione.
Digiunano i preti, come sarebbe del resto loro dovere nel mercoledì delle ceneri (se non seguono il rito ambrosiano), ma questa volta per gratificare la carne anziché per mortificarla. Cosa c'è di più mortificante, per la carne, di una bomba...