Ha fatto in fretta Tommaso Padoa-Schioppa (col trattino, come centro-sinistra) a diventare il nuovo emblema dello Stato sanguisuga. I giornali di destra ululano allo scandalo, e versano nella pancia già ribollente dei loro lettori
L'uccisione di Abu Musab Al Zarqawi, oltre a mettere fine alla carriera sanguinaria di un terrorista, rappresenta un’iniezione di fiducia per le autorità di Bagdad e la coalizione.
Purtroppo non è vero che la celebrazione solenne della morte di un soldato esime dal chiedersi perché e come è morto quel soldato. Fiumi di solennità, e anche vera e affettuosa solidarietà di tanti lasciano solo comunque il padre del primo caporale Pibiri
I tempi dell’allontanamento di Adriano Galliani dalla presidenza della Lega Calcio ricordano la rimozione delle macerie di guerra da alcuni centri storici italiani. Ci vollero interi decenni, come se quei cumuli di calcinacci
Il dolore irrompe sulla scena pubblica. Lo fa seguendo momenti difficili o tragici dell’esistenza la nascita, il male di vivere, il morire. E questo accade grazie ad iniziative inattese e benvenute di alcuni ministri del nuovo governo.
Un’intervista tratta dal ‟manifesto” a Marco Calamai, esperto di cooperazione internazionale, ex consigliere speciale a capo della ‟missione di ricostruzione” italiana a Nassiriya sulla drammatica situazione della missione italiana in Iraq.
‟Chiede silenzio al nuovo governo”, si legge sul ‟Corriere della Sera”. 1 Mi sono chiesto chi fosse così autorevole e al tempo stesso così screanzato da intimare al governo di tacere. 2 Ho esclamato: ‟cacchio, ma Michele Serra sono io!” .
Il caso Calipari non può, non deve essere insabbiato. Lo sostiene la magistratura e lo ha dimostrato la trasmissione Report che ha rivelato nuovi particolari interessanti
A Mosca la polizia lascia sfogare fascisti ed estremisti ortodossi contro la marcia non autorizzata. Anzi, picchia e ferma una ventina di attivisti. Ferito deputato verde tedesco.
Tolleranza, ecco la virtù che l’asse Mole-Langa, insegna. Imparata tra le passioni e le sconfitte del Risorgimento, tra gli ideali e la sofferenza dell’industria, nelle utopie costruite e perdute in città, nel sangue e nel vino della Langa
Al Mart di Trento e Rovereto incisioni e macchine acustiche dell’artista che con Boccioni e Severini fu capofila originale della stagione innovativa di inizio secolo prima del ritorno all’ordine.
Le Considerazioni finali di Mario Draghi all’assemblea della Banca d’Italia sono state accolte da un coro di consensi certo giustificato dalla qualità del discorso, ma anche così unanime da far sospettare la nascita di un nuovo conformismo.
Ci sono tante fotografie che mostrano Beppe Fenoglio nei suoi luoghi. Il suo modo di porsi, rispetto al paesaggio che lo circonda, rende, forse involontariamente, il senso di superiore astrazione e insieme di devozione alla sua terra.
I quotidiani specializzati in gossip politico (cioè quasi tutti) hanno molto gradito la parata militare del 2 giugno, eccellente occasione per implementare ulteriormente il già ricchissimo capitolo delle liti e delle beghe dentro la sinistra
In Francia un libro sulla gauche caviar fa rinvenire il vecchio dibattito sull’incoerenza della sinistra benestante e gaudente, dalle belle case e dalle belle scarpe. Ma l’aspetto interessante della faccenda
Riduzione del dolore. ‟Il dolore, in molti casi, non è un semplice sintomo, men che meno un sintomo inevitabile; piuttosto è, in sé, una patologia vera e propria. Ovvero un modo di essere, di vivere, di percepire, una condizione generale e pervasiva.”
La campagna elettorale finisce tra poco ma non è ancora finita. Non fino a che pesa su di noi una ipoteca che la Repubblica non è in grado di pagare. Quella che pignora e intende svendere tutta la seconda parte della Costituzione nata dalla Resistenza.
Il capogruppo di AN: ‟A quel referendum votai due sì e mi sono astenuto sugli altri due quesiti. Uno dei due sì era proprio quello sulla ricerca delle cellule staminali embrionali.”
Il grido di allarme lanciato da Edmund Hillary, il primo conquistatore dell’Everest in assoluto nel 1953: la commercializzazione dell’Everest porta a stravolgere i valori dell’alpinismo sulla montagna che dovrebbe invece esserne il simbolo più puro.