In Nepal 8 vittime in due settimane di proteste per la democrazia. Il paese himalayano è in rivolta, aumenta la pressione internazionale: ma re Gyanendra non cede.
È probabilmente soltanto gossip, ma a New York si mormora che il gossip sia morto. Ucciso dalla sempre presente tentazione di usarlo per ricattare le vittime.
Amministrative di Trieste. Dipiazza (Cdl): figuracce? Sono spontaneo. Da imprenditore ho cambiato la città. Rosato (Unione) ha pubblicato un opuscolo sulla sua vita con foto e cruciverba
In aumento le tate, superprofessionali e con diploma. Spesso, per risparmiare, sono divise tra più famiglie Oltre centomila in Inghilterra. Più pagate degli insegnanti - Per molti è un’alternativa all’asilo.
In Iraq ci sono molte donne e la guerra non si fa solo al fronte. Per la prima volta le soldatesse ritornano in patria con pesanti amputazioni. Quella che ha combattuto in Iraq era la prima generazione di donne in prima linea.
Un club impegnato nel sociale, gli scarsi traguardi raggiunti: ma non è questa la sconfitta peggiore Per i tifosi normali meglio una curva vuota. Pesa la vergogna del razzismo e della violenza.
Due ex dirigenti del Consiglio di sicurezza nazionale Usa: un conflitto con l'Iran ci farebbe più danno dell'attuale guerra in Iraq. L'Iran manda l'ex presidente Rafsanjani a rassicurare i vicini paesi del Golfo.
Silvio Berlusconi come Vanna Marchi? Gli italiani creduloni abbindolati dalla telepromozione politica? C'è qualcosa di davvero inquietante nel modo in cui tanta sinistra ha reagito al voto del 9 e 10 aprile.
Ha scritto Zanzotto: ‟Gramigna sa essere onnipresente nella nostra cultura letteraria; ma con una discrezione, un understatement, che sono pari alla tenacia, all’intensità, all’irrinunciabilità del suo intervenire, creativo o critico che sia”.
Non si conobbero mai, Samuel Beckett e Adolf Eichmann. Non si conobbero mai l’autore di Aspettando Godot e l’autore di Auschwitz, anche se le loro strade si sarebbero potute incrociare più di una volta.
Allarme ‟Financial Times” dopo la vittoria di Prodi. L’Ue: impossibile. Preoccupato editoriale di Wolfgang Munchau condirettore del quotidiano. Secondo il Ft la risicata vittoria dell’Unione è lo scenario peggiore.
Nella scia del Cavaliere che aveva attaccato tuonando che il risultato elettorale aveva ‟molti, molti, troppi lati oscuri” e il voto degli italiani all’estero ‟potrebbe non essere un voto valido”, sta venendo giù di tutto.
Finché rimaniamo nell’ambito dell’imperativo morale ‟non torturare”, sembriamo sapere bene come stanno le cose. I problemi iniziano allorché ci caliamo nel caso specifico, allorché ci chiediamo che cosa esattamente sia definibile come tortura.
In una lettera alla Guida suprema, taciuta dalla stampa, i riformisti criticano la politica estera del governo. L'ultima su Israele: Per il presidente iraniano Ahmadi Nejad, ‟il regime sionista” è una minaccia al mondo islamico.
Da maggio in libreria Tutti i santi giorni, il nuovo libro di Michele Serra e La misura del mondo di Daniel Kehlmann, le avventure "filosofiche" di due scienziati che hanno cambiato il mondo.
‟La catena di montaggio almeno teneva la testa libera, perché eri un’appendice della macchina. Oggi il modello egemone è il lavoro al computer, ognuno sta per conto proprio davanti allo schermo e perdere la coscienza proletaria è facilissimo.”
Il leader dell’Udeur ha detto al presidente della Cei: sorpreso per quello che è stato detto per indirizzare il voto dei cattolici. Camillo Ruini ha ripetuto di aver raccomandato a tutti di non schierarsi in occasione delle elezioni.
Comunque si guardi al risultato elettorale, il 9 e 10 aprile ha vinto la voglia di cambiare. Ora il compito dell’Unione è di cogliere e dare risposte alla volontà di cambiamento, lasciare alla destra l’ossessione del passato e occuparsi del futuro.