Quando si parla di "sogno americano", pochi europei sanno che consiste solo in una casetta unifamiliare di proprietà col praticello e l'automobile davanti: tutto qui.
Tra i musulmani delle città europee furoreggia la Mecca cola, rivale della più nota bevanda gassata. Un esempio del boicottaggio contro i prodotti usa che non esclude il mondo dell'informazione.
Qualche domanda su come ve la passate in questa vigilia di guerra, su come ve la passerete durante e dopo la guerra che oggi i bookmaker danno al 97% delle probabilità. Ditemi: non vi sentite un poco a disagio, non avvertite che qualcosa non va?
Andiamo in fondo a questa paura degli americani (e anche nostra). L´11 settembre non ha determinato solo il crollo delle Due Torri, ma la possibilità che le Torri in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo della terra d´Occidente possano di nuovo crollare.
Il 16 febbraio è morto Aleksandar Tisma, il maggior scrittore dei Balcani, conosciuto in Italia per Il libro di Blam, vincitore nel 2000 del Premio Mondello. Alcune informazioni e un commento di Carlo Feltrinelli.
«Siamo stupidi, perciò moriremo», dice il replicante di Blade Runner. Ha ragione. Ci facciamo di petrolio. Quella roba fa malissimo, non ce n'è per tutti e chi ne è preda è disposto a tutto. Anche alla guerra.
Lo scrittore colombiano sulle origini del caos che si sta diffondendo nel continente sudamericano: ‟L’indifferenza è la migliore alleata del terrorismo”.
Le bandiere della pace su mille balconi, e sui portali di chiese, scuole e municipi di tutto il Nordest. La destra e la Lega scatenate contro chi le espone. Due bombe misteriose, cupe, a devastare la notte della provincia veneta...
Anche stavolta, come ogni volta, in cui la sua voce si è fatta sentire, Bin Laden ha parlato a due interlocutori: la testa e la pancia del mondo arabo. Ha suscitato, al solito, diverse reazioni.
Circola in questa vigilia di guerra la bella favola dei falchi americani feroci ma provvidenziali che seguendo la loro natura artigliano e divorano i più deboli ma al contempo cancellano gli stati canaglia e assicurano il trionfo della democrazia.
Immagino che per qualcuno tra voi possa risultare difficile, forse anche innaturale, ma vorrei pregarvi, amici lettori, di considerarvi per qualche minuto quel genere di cittadino medio un po' astratto, un po' fittizio, così adatto alle ...
Man mano che le generazioni si susseguono, anche la guerra si ripresenta fra i corsi e ricorsi storici, i caratteri geografici, le costanti antropologiche, il più risaputo déjà vu. Ora sembra di rivivere il 1939.
La guerra degli Stati uniti all'Iraq finirà col far sentire i suoi effetti pesanti anche sull'India. Impauriti dall'imminenza del conflitto, milioni di immigrati indiani potrebbero infatti decidere di rientrare nel loro paese.
Amo il cinema di Almodóvar perché mi dà emozioni. Perché fa reagire i due emisferi nei quali è diviso il nostro cervello, quello destro e quello sinistro, la parte in cui funziona la Ratio e la parte in cui funzionano le emozioni.
La seconda guerra a Saddam comincia già ai tempi del presidente Clinton. Si affrontavano allora tre posizioni. Quando ci si chiede, «perché George W. Bush ha deciso di bombardare adesso il raìs?», occorre partire da quei dibattiti.
Dalla Guerra del Golfo, gli Stati uniti e i loro alleati sono riusciti a cancellare la morte propria e altrui dall'immaginario bellico e hanno trasformato la guerra in una semplice operazione di logoramento della capacità aggressiva del nemico.
«Rai per gli italiani, no agli ebrei, raus Mieli» firmato Nar, Nuclei armati rivoluzionari, di cui si parlò negli anni Settanta quando li guidavano Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Le due scritte sono apparse sui palazzi della Rai a Milano