Oligarchismo americano: "Ballo patriottico" per l'insediamento di un presidente condannato alla guerra preventiva perpetua. Ma solo il 39% degli americani è oggi a favore del conflitto in Iraq.
Il principe Al Hussein: "Saprò pacificare il Paese. Saddam? Merita la morte Il periodo della monarchia costituzionale, dal 1933 al 1958, è stato il più felice della storia recente".
Mentre si bruciano i morti riparte il turismo di massa e viaggiatori ‟eroici” presidiano gli impianti rimasti in piedi. La morte individuale è in fondo più dura che quella assieme a migliaia di altri, sotto la grande onda dello tsunami.
A chi ha salutato la vittoria di Bush come la "ratificazione" della guerra in Iraq, dello sprezzo per l’Europa e per l´Onu, delle orribili bugie sulle armi, va ricordato che in democrazia una vittoria elettorale non fa una verità, fa soltanto un governo.
Nell'immediato, il soccorso a sopravvissuti e sfollati è la cosa più importante. E però, nel pianificare la ricostruzione sarà necessario guardare anche all'impatto ecologico dell'onda di tsunami che ha devastato le coste dell'Asia meridionale.
L´ultimo Kennedy contro Cuomo: guerra elettorale tra "famiglie reali". Robert jr, figlio del senatore assassinato, sfida Andrew, il figlio dell´ex governatore, per la carica di procuratore generale dello Stato.
Sino alla guerra del Golfo nel gennaio 1991 erano quasi un milione. Il 70 per cento caldei, gli altri siro-cattolici e cristiani legati alla Chiesa ortodossa greca e russa. Appena prima della guerra sembra fossero diminuiti a meno di mezzo milione.
Per lunghi anni nessuno ne aveva scritto: ora sono le famiglie a frugare tra i ricordi. Un’ondata di libri e di film ricorda le colpe e le sofferenze dei tedeschi.
Il progetto è di siderale ambizione, la scelta di dimensioni epocali: liquefare nell'acido la più grande industria del made in Italy, una delle più grandi aziende d'Europa, e venderla al peggior offerente a prezzo di rottamazione.
Cinquant’anni di corporativismo e clientelismo democristiano hanno imposto un modello di società dal quale si pena ad uscire. È il sistema delle clientele che paralizzano le dinamiche politiche e sociali, oggi esasperato dalle spinte identitarie.
Assassinato un candidato vicino a Sistani. Gli Usa: conteranno i risultati del voto "Anche gli americani vanno alle urne in pochi, ma le elezioni sono legittime". Autobomba davanti a una moschea. Rapito un imprenditore turco, uccise 6 guardie private.
La Banca asiatica di sviluppo: il maremoto inciderà poco sulla crescita economica nell'oceano Indiano, salvo che per Sri Lanka e Maldive. Ma farà precipitare nell'indigenza le popolazioni rurali colpite.
Non sono pochi i milanesi doc che, di quando in quando, cadono in crisi d’astinenza da nebbia di una volta, quella che "se pudeva taià cont el cortèll". Quella che ti affacciavi al mattino e la casa di fronte dov’è?
L’Iraq è ormai diventato un grande campo di addestramento per la prossima generazione di "terroristi professionisti" di tutto il mondo. Lo denuncia un rapporto del National Intelligence Council, l’organismo che riunisce i massimi direttori della Cia.
‟Se il comunismo andasse al potere l´esito sarebbe miseria, terrore, morte. Io sono in politica perché il male non prevalga, perché prevalga il bene.” Il primo ministro che ci ritroviamo non riesce a dissociare le sue visioni apocalittiche dalla realtà.
"La verità è la migliore propaganda" amava ripetere Robert Capa. Per un Paese come l’Italia, dove la libertà di stampa è bene recente e l’indipendenza da lobbies politiche ed economiche ancora precaria, la lezione va studiata con cura.