Un solo mondo per tutti noi, un condominio affollato e rumoroso, che vorremmo capire e ci confonde. Con gioia ho quindi appreso che la Terra ha un citofono, una cassetta della posta, il verbale delle riunioni tra inquilini
In Nepal la parola feudalesimo va intesa nel senso più proprio. Il paese è stato retto da una monarchia assoluta fino al 1991 ma il potere resta tuttora concentrato nelle mani della casa reale e di pochissime famiglie.
Intervista a Carlo Petrini, inserito da ‟Time” tra i personaggi dell'anno. Le sue idee hanno cambiato la cultura del cibo.Quindici anni in difesa dei sapori coronati dall'apertura del primo ateneo al mondo dedicato alla scienza dell'alimentazione.
Giancarlo Galan, "governatore" della Regione Veneto, sta pilotando verso la Borsa la Save, società che ha in concessione il terzo sistema aeroportuale d'Italia. I soci non pubblici hanno già messo in minoranza Comune, Provincia e Regione Veneto.
Da Marinetti a Flaiano: i fondi degli scrittori del 900 dispersi per il mondo. I recenti casi degli archivi di Lalla Romano e Giuseppe Pontiggia rilanciano la discussione sulle sorti dell'arcipelago sommerso della nostra letteratura.
San Francisco vuole mettersi in pari con gli obblighi del Protocollo di Kyoto. Gli Stati uniti avevano firmato quel protocollo, con il presidente Bill Clinton: il suo successore George W. Bush decise però di tirarsene fuori.
Per assegnare ai candidati la manciata di voti che assicura la vittoria a novembre, basta un'emozione in più. Il freddo Cheney impugnerà la paura, il caldo Edwards la rassicurazione. Per una volta nella storia americana, i numeri due contano.
Primo faccia a faccia elettorale, evento mediatico che premia il più spregiudicato. Kennedy-Nixon fu il primo scontro trasmesso in tv. Nixon aveva la barba lunga, che gli diede un'aria patibolare. Un grave svantaggio rispetto all'affascinante democratico.
Il ministro Siniscalco fa una parziale marcia indietro. La vendita delle statali non si tradurrà in pedaggi per gli automobilisti. Si tratta solo di un'operazione finanziaria. Ma allora sono a rischio 3 miliardi di euro della manovra.
La cronaca dle rapimento dell’uomo d’affari italo-iracheno nelle parole di un testimone oculare: ‟ Non ci sono misteri in questa triste storia. Quello di Ayad Anwar Wali è stato un classico rapimento compiuto da criminali a scopo di estorsione”.
E così John Kerry ce l'ha fatta. Non a "vincere" il dibattito, tema privo di senso a cui i giornalisti americani sono particolarmente affezionati, ma a evitare le trappole di un formato inadatto alla discussione e di media diffidenti verso di lui.
In tempi di superspecializzazione, la politica è in netta controtendenza: minaccia di diventare l'unico lavoro non professionale di questo paese. "Professionisti della politica", del resto, è diventato poco meno di un insulto
Novità assoluta nella finanziaria per il 2005: il ministro dell'economia mette in vendita, a "prezzi di mercato" le autostrade. Ma non basta: per fare cassa saranno introdotte tariffe sulle statali e sulle grandi tangenziali.
La storia di ciascuno è specchio dei luoghi e dei tempi in cui vive.Ahmed Fideel el Khalayleem era zarqawi, un uomo venuto da Zarqa, prima di essere Al Zarqawi, il presunto tagliatore di teste per la cui cattura gli americani offrono quanto per Bin Laden.
Petrobras, l'ente petrolifero dello stato brasiliano ha ottenuto dall’Equador la licenza per estrarre petrolio nel Parco Nazionale Yasuni, una delle riserve naturali più "bio-diverse" del continente americano, "Riserva della biosfera", secondo l’Unesco.
Sull’Iraq gli schieramenti politici italiani inventano il ‟confronto mite”. Enrico Letta sostiene che "la scelta secca ritiro immediato sì, ritiro immediato no, non va più bene", per Fassino, invece, "il problema non è il ritiro delle truppe italiane ....
C’è stato, in questo Paese, chi ha provato in tutti i modi a legare il nome di Zapatero a qualcosa di vergognoso. La vergogna sarebbe stata quella di avere deciso di ritirare dall’Iraq il contingente militare spagnolo.
Sulla Casa Bianca si stende l'ombra lunga d'una doppia paura, la paura di perdere la guerra in Iraq e dunque di perdere le elezioni in casa. La si legge nelle parole del segretario alla Difesa, di quel "Rummy" Rumsfeld