Un premio ex aequo Mohammad Yunus e la Grameen Bank aiutano a ‟creare sviluppo economico e sociale dal basso”. Il comitato del Nobel: ‟Non si crea la pace senza combattere la povertà”.
Nel giorno di Roma capitale del cinema, si è spento il grande regista Gillo Pontecorvo. Il ricordo di una carriera fatta di pochi film (cinque e mezzo in tutto, per rubare la modalità di calcolo a Fellini) ma di inestimabile grandezza.
La scelta di puntare sulle donne, e quella di aggirare la corruzione. Già nove anni fa il microcredito di Yunus era diventato in Bangladesh un'istituzione forte e riconosciuta. Un reportage realizzato nel dicembre 1997 in Bangladesh.
Oslo ha conferito il premio Nobel per la pace alla Grameen Bank o Banca del villaggio e al suo fondatore, il banchiere dei poveri Mohammad Yunus, nel trentesimo anniversario della banca diversa da tutte. Il premio ha scandalizzato ‟The Economist”.
La Lazio è una delle due squadre della capitale del nostro Paese. Il promemoria urge, perché le cronache del cosiddetto "caso Chinaglia" hanno invece un pazzesco sapore colombiano...
Dopo avere stazionato per qualche giorno sulle prime pagine, tacciata di malafemmina, e dopo una breve quarantena di silenzio, la valletta di vallettopoli è oggi felice protagonista di uno spot dei telefonini, insieme a famosi attori e bravi presentatori.
L’avvenente Casini, che di solito è moderato fino alla stucchevolezza, questa volta dev’essere impazzito. La sua richiesta di un test antidroga obbligatorio per tutti i parlamentari è per metà inquisitoria e per l’altra metà ridicola...
Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie, autore de Il banchiere dei poveri ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2006. Uno speciale.
Inge Feltrinelli e Klaus Wagenbach hanno ricevuto a Firenze il 21 ottobre il Premio Ardinghello per i loro meriti nella cultura e nella letteratura italiana e tedesca.
È veramente penoso che ad ogni articolo o vignetta o filmato ostili all’Islam i governi europei si sentano in dovere di scusarsi, specificando che questi attacchi "non esprimono l’opinione del nostro Paese sull’Islam" .
Il male di vivere nella società contemporanea è un destino o un’evenienza? Un filosofo ci spiega come gli antichi possono aiutarci a ‟riempire” la vita senza ricorrere a sostanze artificiali ma, semplicemente, ascoltando, aprendosi al mondo.
Fece rabbia e pena, il precedente governo, per il suo sostanziale silenzio sulle mafie, segno di piccole collusioni e grandi menefreghismi in seno a un blocco sociale mai troppo sensibile a quella spaventosa vergogna .
Il test nucleare nordcoreano divide le Nazioni unite: la Cina chiede ‟reazioni appropriate”, Giappone e Stati uniti vogliono di più. Dagli Usa dubbi sul test, da Pyongyang altra minaccia: ora i missili.
Una ventina di morti per auto-bomba è stata la dose del lunedì, in Iraq. Modica quantità, rispetto alla solita quarantina quotidiana. Di quell’indecente disastro si parla sempre meno, "i morti in Iraq" è oramai una rubrichetta di piccolo calibro
Sto per scrivere ancora una volta a proposito della bambina di nazionalità bielorussa Viktoria-Maria. Per farlo devo rispondere alla domanda: se parlo di nuovo di questa storia darò un aiuto a Maria oppure renderò ancora più grave il suo isolamento?
La Corea del Nord diventa il nono paese nuclearizzato del mondo. E rivela quanto sia illusorio e ipocrita un sistema di trattati disegnato per impedire la crescita del nucleare e che invece non ha impedito quasi nulla.
La tragedia di Naomi, Emma, Rebecca, Zoe e Martha, le cinque bambine massacrate da un folle nella loro scuola di campagna, ha portato in primo piano gli Amish, il popolo senza tempo che vive facendo a meno delle macchine e dell’elettricità
Che ci crediate o no, io non sono dispiaciuto in assoluto di pagare e di pagare tanto; anche se so che parte di ciò che pago servirà ad esentare dal ticket sanitario un tassista di Roma che dichiara 11.000 euro all'anno e ne incassa almeno centomila.
Da oltre 4 mesi un misto di acqua bollente e fango sgorga da un pozzo di gas naturale, a Java in Indonesia. Ha sommerso 8 villaggi, una ferrovia, strade, e le case di 13mila persone. E non si ferma.