Per i padroni del mondo il tempo scorre invano. Nulla hanno ritenuto dei quattro, densissimi anni che sono trascorsi dal 2002, quando la Casa Bianca formulò la dottrina strategica della guerra preventiva.
Dopo quattro anni di verdetti contrastanti, la battaglia sul velo islamico tra una giovane studentessa di religione musulmana e una scuola del Regno Unito si è conclusa una volta per tutte, con la vittoria di quest’ultima.
A 390 anni dalla morte del drammaturgo si moltiplicano le iniziative. E per ‟Time” il Bardo non è mai stato così di moda: Film, magliette, itinerari turistici e corsi per manager in suo nome.
La questione della laicità è tornata, ormai da mesi, al centro del dibattito pubblico. Perchè? Le risposte possibili sono molte, alcune semplici, altre assai più complesse .
‟Il Caimano” è un film su Berlusconi, come ‟Il Vangelo secondo Matteo” è un film su Pilato, ‟Titanic” un film sul comandante del transatlantico, ‟Ben Hur” un film sull’imperatore Claudio, ‟I Dieci Comandamenti” sul faraone.
Semi che uccidono la biodiversità, i coltivatori e la libertà delle persone. Tra questi vi è il Bt.Cotton della Monsanto che ha già spinto migliaia di agricoltori indiani ai debiti, alla disperazione e alla morte.
Nella guerra tra vecchi e nuovi media, tra informazione cartacea e informazione digitale, si sta combattendo un’altra battaglia: quella per la migliore enciclopedia del pianeta. E per ‟Nature” Enciclopedia Britannica e Wikipedia sono uguali.
‟C’è per caso un’elezione imminente in Italia?” chiese ironicamente George W. Bush a Silvio Berlusconi nello Studio Ovale la mattina del loro ultimo incontro a Washington
L’arcivescovo di Canterbury, capo spirituale di ottanta milioni di fedeli anglicani sparsi per il mondo, antepone la scienza alla religione, Charles Darwin all’Antico Testamento, perlomeno sui banchi di scuola.
Trent’anni fa, dal garage di una casa californiana, usciva un nuovo tipo di computer destinato a cambiare il mondo. Ma i seguaci della Mela non sono più una ‟setta”..
Bandiere verdi di fronte alla Basilica dell’Annunciazione. Con un colpo di mano gli attivisti del movimento islamico sono tornati a presidiare la piazza che conduce a uno dei luoghi santi più importanti per la cristianità in terra di Israele.
Prima di stabilire chi ha vinto e chi ha perso, bisogna dire che il confronto ha segnato un passaggio storico: la fine di una lunga anomalia. Finalmente un duello vero, alla pari, da paese normale.
Che cosa succederebbe se per una volta Berlusconi dovesse affrontare un vero contraddittorio con un giornalista, come tutti i politici della terra? La domanda è vecchia di dieci anni. La risposta è arrivata.
In un triste weekend bolognese il professor Marco Biagi è stato commemorato, quattro anni dopo la sua morte per mano delle Brigate Rosse, nella più totale discordia dei vivi.
È diventato chiaro ormai, nel pieno della campagna elettorale, che l'anomalia veramente pericolosa non è il conflitto di interesse, già di per sé grave, ma la coincidenza di potere economico e potere politico nella figura di Berlusconi.
L’ateneo di Perugia conferisce il titolo ad honorem al ministro dell’Ambiente. Le motivazioni del preside: ‟Ha aiutato la nostra università”. Il professore promotore della cerimonia è il direttore del Centro ricerca biomasse voluto da Matteoli.
A Roma in fila per la mostra dedicata al grande pittore siciliano. Una rassegna pressoché completa della sua opera, tra la minuzia della pittura nordica e la luce del Sud.
È tutto ‟in verde” il futuro palestinese. Un governo monocolore, completamente dominato da Hamas e inevitabilmente destinato allo scontro con Israele, oltre che all’isolamento da larga parte della comunità internazionale.
Con quella di quest'anno sono undici le ‟Giornate dell'impegno e della memoria” che radunano, il primo giorno di primavera, uomini e donne (soprattutto giovani) provenienti da ogni regione d'Italia, per ricordare le vittime della mafia.