Con la scomparsa di Umberto Agnelli si chiude il Novecento della Fiat, architrave dell'Italia industriale, e si apre un periodo di incertezza che ruota attorno a una domanda: il Paese ha bisogno di una Fiat, ma i suoi azionisti possono dire altrettanto?
Per non sbagliare il suo appuntamento con la Storia, l'amministrazione Bush ha minuziosamente preparato la giornata del 30 giugno in l'Iraq. Ecco il programma della giornata.
La politica interna italiana dipende dalla politica estera. Una costante della nostra storia degli ultimi decenni non è cambiata: siamo sempre un paese a sovranità limitata e il limite consiste nella nostra appartenenza alla sfera d’influenza americana.
La bella ragazza, ecco, finalmente appare, abbassando la testa per il dolore del sole improvviso negli occhi e io sono qui, immobile, e aspetto che si avvicini, aspetto il momento in cui incrocerò il suo sguardo
Le idee della sinistra radicale commuovono in tv, ma spesso nascondono egoismo, negano diritti a chi non ce li ha, vezzeggiano dittatori decrepiti, perpetuano ingiustizie economiche e sociali con dazi e protezionismo.
Viaggio a Pensacola (Florida), uno dei mille luoghi degli Stati Uniti dove i "tranquilli fanatici" dell'integralismo cristiano sono maggioranza. E sostengono George W. Bush.
Le entrate straordinarie servono a costruire una metropolitana migliore, o per la manutenzione delle strade e l'illuminazione pubblica? In questo secondo caso ci dovremmo chiedere: senza vendere i gioielli di famiglia, Milano resterebbe al buio?
Due anni fa le banche qualificavano i crediti verso Fiat come rischio Gm: erano convinte che la Fiat Auto sarebbe andata a General Motors. Svanita l'illusione, ci si deve chiedere che cosa sia oggi il rischio Fiat.
Proposta di riforma di iniziativa popolare del settore forestale. Le foreste liberiane hanno subìto negli ultimi dieci anni un assalto senza paragoni a cui hanno concorso aziende forestali senza scrupoli, armate ribelli, trafficanti e gverni corrotti.
Lo scandalo nel carcere di Abu Ghraib e lo scacco militare a Falluja e Najaf hanno privato il presidente americano George W. Bush di una solida strategia in Iraq.
Se Moore vivesse in Europa accuserebbe Chirac. Con questa Palma il Festival di Cannes riconosce il potere soffice dell'egemonia culturale degli Usa. La costante polemica del regista è un inno a una patria più giusta, libera e ironica.
C'è chi parla di un nuovo conflitto di interessi. Quello tra le riforme in discussione e gli interessi in campo, ovvero quelli delle banche e delle compagnie di assicurazione. La Banca Mediolanum è uno dei sogetti in campo.
Montezemolo rilancia la concertazione, la ricerca e il matrimonio banche-imprese. Grandi applausi mediatici. Positivi quasi tutti i commenti. Il ministro Maroni si è molto irritato. La promozione del vicepremier.
Armi di distruzione di massa: il ‟New York Times” fa autocritica. La direzione ha ammesso che alcuni articoli erano fuorvianti . I media Usa, accusati di costituire una conformista "macchina del consenso", si confermano libere imprese industriali e umane.
I primi soccorsi arrivano nelle zone alluvionate di Haiti - ieri si è mosso anche il contingente Usa - e scoprono una tragedia immane, almeno 1600 i morti, oltre duemila in tutta Hispaniola. Un circolo vizioso di povertà e deforestazione.