‟C’è per caso un’elezione imminente in Italia?” chiese ironicamente George W. Bush a Silvio Berlusconi nello Studio Ovale la mattina del loro ultimo incontro a Washington
Il caimano fa il punto sulla berlusconizzazione della società. La descrive senza disprezzo, con severità e tenerezza, indugiando sulle difficoltà del privato - sogni compresi - in un mondo dove la sfera pubblica è disgregata.
Nella guerra tra vecchi e nuovi media, tra informazione cartacea e informazione digitale, si sta combattendo un’altra battaglia: quella per la migliore enciclopedia del pianeta. E per ‟Nature” Enciclopedia Britannica e Wikipedia sono uguali.
Semi che uccidono la biodiversità, i coltivatori e la libertà delle persone. Tra questi vi è il Bt.Cotton della Monsanto che ha già spinto migliaia di agricoltori indiani ai debiti, alla disperazione e alla morte.
Francesco Dragosei, americanista autore de Letteratura e merci, è morto il 25 marzo 2006 a Roma. In quest’articolo Maria Serena Palieri ne ricorda la figura.
Trent’anni fa, dal garage di una casa californiana, usciva un nuovo tipo di computer destinato a cambiare il mondo. Ma i seguaci della Mela non sono più una ‟setta”..
La questione della laicità è tornata, ormai da mesi, al centro del dibattito pubblico. Perchè? Le risposte possibili sono molte, alcune semplici, altre assai più complesse .
A 390 anni dalla morte del drammaturgo si moltiplicano le iniziative. E per ‟Time” il Bardo non è mai stato così di moda: Film, magliette, itinerari turistici e corsi per manager in suo nome.
Dopo quattro anni di verdetti contrastanti, la battaglia sul velo islamico tra una giovane studentessa di religione musulmana e una scuola del Regno Unito si è conclusa una volta per tutte, con la vittoria di quest’ultima.
‟Il Caimano” è un film su Berlusconi, come ‟Il Vangelo secondo Matteo” è un film su Pilato, ‟Titanic” un film sul comandante del transatlantico, ‟Ben Hur” un film sull’imperatore Claudio, ‟I Dieci Comandamenti” sul faraone.
Prima di stabilire chi ha vinto e chi ha perso, bisogna dire che il confronto ha segnato un passaggio storico: la fine di una lunga anomalia. Finalmente un duello vero, alla pari, da paese normale.
Che cosa succederebbe se per una volta Berlusconi dovesse affrontare un vero contraddittorio con un giornalista, come tutti i politici della terra? La domanda è vecchia di dieci anni. La risposta è arrivata.
In un triste weekend bolognese il professor Marco Biagi è stato commemorato, quattro anni dopo la sua morte per mano delle Brigate Rosse, nella più totale discordia dei vivi.
A Roma in fila per la mostra dedicata al grande pittore siciliano. Una rassegna pressoché completa della sua opera, tra la minuzia della pittura nordica e la luce del Sud.
L’ateneo di Perugia conferisce il titolo ad honorem al ministro dell’Ambiente. Le motivazioni del preside: ‟Ha aiutato la nostra università”. Il professore promotore della cerimonia è il direttore del Centro ricerca biomasse voluto da Matteoli.
Con quella di quest'anno sono undici le ‟Giornate dell'impegno e della memoria” che radunano, il primo giorno di primavera, uomini e donne (soprattutto giovani) provenienti da ogni regione d'Italia, per ricordare le vittime della mafia.
È tutto ‟in verde” il futuro palestinese. Un governo monocolore, completamente dominato da Hamas e inevitabilmente destinato allo scontro con Israele, oltre che all’isolamento da larga parte della comunità internazionale.
È diventato chiaro ormai, nel pieno della campagna elettorale, che l'anomalia veramente pericolosa non è il conflitto di interesse, già di per sé grave, ma la coincidenza di potere economico e potere politico nella figura di Berlusconi.