Giorgio Bocca: Coraggio diventiamo civili

Giorgio Bocca: Coraggio diventiamo civili

È necessaria una rivoluzione culturale che arrivi a convincere gli uomini della inutilità della guerra.
Enrico Franceschini: Corruzione, maglia nera all'Italia

Enrico Franceschini: Corruzione, maglia nera all'Italia

La classifica dell'onestà: L’Italia figura in quarantaduesima posizione, a pari merito con l'Ungheria, appena davanti a Kuwait, Lituania, Corea del Sud, Suriname, El Salvador, Bulgaria.
Massimo Mucchetti: Fondi e conflitti

Massimo Mucchetti: Fondi e conflitti

Un sistema bancario che ha riempito di Cirio e di Parmalat i propri clienti è forse più credibile se, invece delle gestioni patrimoniali, si trova ad amministrare fondi pensione?
Maurizio Caprara: Turchia, il no della Lega agita il Polo

Maurizio Caprara: Turchia, il no della Lega agita il Polo

Il referendum consultivo che la Lega Nord vorrebbe sull'adesione della Turchia all'Unione Europea può essere una spina nel fianco del governo, ma ha un punto debole: in Italia non è possibile senza cambiare la Costituzione.
Marina Forti: "Mangeremo così". Ecco l'Onu del cibo

Marina Forti: "Mangeremo così". Ecco l'Onu del cibo

Al via a Torino "Terra madre", l'incontro organizzato da Slow Food. 5 mila produttori di 1.202 "comunità" a confronto su biodiversità, diritto alla terra e alle sementi, lotta agli ogm.
Paolo Andruccioli: Finanziaria. Perfino Forza Italia ha qualche dubbio

Paolo Andruccioli: Finanziaria. Perfino Forza Italia ha qualche dubbio

Il relatore della finanziaria chiede modifiche sulla polizza casa e i pedaggi, mentre sulle tasse continua il braccio di ferro con An e Udc. L'emendamento al senato a metà novembre. I Ds: dove trovano i soldi?
Marina Forti: Turchia. Un femminismo dalle molte identità

Marina Forti: Turchia. Un femminismo dalle molte identità

In Turchia il parlamento ha discusso una riforma del codice penale circa i reati di violenza contro le donne. Il dibattito ha rivelato quanto profonda sia la cultura maschilista nel paese.
Vivian Lamarque: La strage dei bimbi di Gorla, il ricordo tra pietà e orrore

Vivian Lamarque: La strage dei bimbi di Gorla, il ricordo tra pietà e orrore

Sessant'anni fa 200 scolari morirono sotto le bombe. Il racconto di una mamma, la fatica della commemorazione.
Gianni Riotta: Il Re, nudo o vestito, ha capito il trucco

Gianni Riotta: Il Re, nudo o vestito, ha capito il trucco

A tredici giorni dalle elezioni attese in tutto il pianeta, con Bush e Kerry testa a testa, è drammaticamente evidente che siamo ipnotizzati dalla rivoluzione tecnologica nell'informazione e ciechi davanti alla carenza di contenuti.
Paolo Rumiz: Il giallo del papà della mummia. Ha voluto fare la fine di Oetzi

Paolo Rumiz: Il giallo del papà della mummia. Ha voluto fare la fine di Oetzi

L'escursionista che tredici anni fa ritrovò l'uomo di Similaun è sparito nella tormenta. Era ancora in causa col Suditirolo per la ricompensa. Bolzano lo aveva cancellato: ora tutti parlano di lui.
Maurizio Maggiani: Le cose che so sui cattolici

Maurizio Maggiani: Le cose che so sui cattolici

Ma la Destra è così sicura che i cattolici siano a immagine e somiglianza della propria intolleranza culturale, così reazionari? E la sinistra, che ne sa la sinistra dei cattolici quando si prende cura di loro come della parte più delicata della nazione?
Alessandra Arachi: L'Onu. 200 mila le piccole vittime delle guerre

Alessandra Arachi: L'Onu. 200 mila le piccole vittime delle guerre

C'è una Beslan ogni giorno nel mondo. Non è un modo di dire. Sono cifre: 547 bambini che muoiono ogni giorno per via di guerre e di attacchi terroristici. Le mine sono la minaccia più grave: provocano la morte di 10 mila bimbi l'anno.
Il Rapporto della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre conferma i fatti chiave di Fahrenheit 9/11

Il Rapporto della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre conferma i fatti chiave di Fahrenheit 9/11

Nelle 567 pagine del Rapporto finale della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre trovano conferma alcuni fatti fondamentali mostrati in Fahrenheit 9/11.
Diamoci la sveglia con Michael Moore

Diamoci la sveglia con Michael Moore

Farheneit 9/11 è un capolavoro rabelaisiano, un moderno flaubertiano Bouvard o Pecuchet… il ritratto impietoso di George doppiovù Bush, eletto con l'imbroglio, credenziali per intraprendere la carriera di Presidente: figlio di suo padre.
Marina Forti: La Turchia, tra democrazia e militarismo

Marina Forti: La Turchia, tra democrazia e militarismo

"Sono solo una facciata": secondo l'avvocata Eren Keskin, dell'Associazione per i diritti umani, le riforme varate in Turchia guardando all'Europa non bastano a parlare di democratizzazione. "Le forze armate restano il potere essenziale". Un’intervista.
Fahrenheit 9/11. Storia del documentario più visto di tutti i tempi

Fahrenheit 9/11. Storia del documentario più visto di tutti i tempi

"Prima della guerra in Iraq pensavo di fare un film sui rapporti tra Bush e bin Laden, poi con la guerra anche il mio film è cambiato" ha dichiarato l'autore e così Fahrenheit 9/11 è diventato una denuncia esplicita della scellerata guerra in Iraq.
Vittorio Zucconi: Presidenziali, l'ombra di una nuova Florida

Vittorio Zucconi: Presidenziali, l'ombra di una nuova Florida

A vigilare sul corretto andamento del voto, l'Onu ha mandato cento osservatori. In 25 stati è sparito dalle liste elettorali un gran numero di cittadini di colore. Nello stato governato da Jeb Bush funzionano male i seggi elettronici.
Italia 2004, i nuovi poveri

Italia 2004, i nuovi poveri

Sono giovani, donne e immigrati: la radiografia della miseria compiuta da un monitoraggio della Caritas. Tra gli indigenti in aumento i pensionati. E l'organziazione avverte: "I nuovi poveri crescono perché non ci si cura abbastanza dei vecchi poveri".
Peppe Lanzetta “Olimpico del Teatro” 2004

Peppe Lanzetta “Olimpico del Teatro” 2004

Peppe Lanzetta premiato agli ‟Olimpici del Teatro” come migliore autore di novità italiana per Malaluna.
Gabriele Romagnoli: Il paradosso arabo. Speriamo in Bush

Gabriele Romagnoli: Il paradosso arabo. Speriamo in Bush

La maggioranza degli arabi non solo si aspetta, ma addirittura spera, che Bush resti in carica. Un desiderio diffuso, alimentato da calcoli politici e voglia di vendetta.