È online ‟Dal Tibet a tutti gli orizzonti possibili: facciamo qualcosa per lasciare il segno!”, una nuova sezione del forum Feltrinelli promossa da Isabel Losada.
La fusione tra Autostrade e Abertis entra nel vivo. Ma secondo il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ci sono ancora alcune cose da rivedere prima che l’operazione possa concretizzarsi.
‟In Afghanistan c’è bisogno di maggiore impegno, militare e non solo”, dice Emma Bonino. Ministro per il Commercio internazionale e le Politiche europee. ‟Io me ne occupo dal 1996, e non ho mai smesso”.
Veltroni continua nel suo piano di ristrutturazione urbanistica di Roma, puntando sul recupero di via Tomacelli, a lungo considerata sorella povera delle vie più blasonate del centro, come via Condotti. Un progetto però che fa discutere.
Doveva arrivare da un paese bresciano di 8 mila abitanti l´uomo che ha spezzato il cuore a 23 milioni di ghanesi e ha scaldato un poco quello di noi italiani ancora incerti se starci o non starci. Andrea Pirlo
Il ‟Rapporto 2006 sui diritti globali”, a cura della Cgil e di diverse associazioni, è spietato: disuguaglianze in crescita, così come il lavoro precario, mentre si abbassa il livello del welfare e delle tutele.
Un estratto della lectio sul tema "Filosofia e Dialogo", data dal cardinale Carlo Maria Martini in occasione della laurea "honoris causa" in filosofia ricevuta dalla Hebrew University di Gerusalemme.
Lo straziante parto definitivo della compagine di governo (circa due torpedoni carichi carichi di ministri e viceministri) getta una luce sinistra sul sistema dei partiti a partire da un dato bruto: quello della loro smodata quantità
Maxi sbronza per 7 donne dei campioni della nazionale inglese, tra cui mrs. Rooney e Lampard: e i tabloid impazzano. Moet Chandon e vodka per festeggiare la vittoria, e poi Eriksson ha poi concesso una notte con i mariti...
Il calcio è la lingua più parlata del pianeta. E i Mondiali sono il suo giubileo. Un gigantesco affresco intercontinentale nel quale Lucianone Moggi e relativo scandalo sono appena un dettaglio tra altri mille. Il dilemma se tifare per gli azzurri
Vent’anni fa moriva lo scrittore argentino. Fu un grande affabulatore e incantatore e nei suoi libri verità e menzogna si confondevano Perché, per lui, lo scopo della letteratura è quello di attutire l’orrore della vita.
Quando i soldati iracheni si sono avventurati tra le macerie del covo distrutto hanno trovato Al Zarqawi ancora in vita. Lo hanno poggiato su una barella, poi ha bisbigliato qualcosa di incomprensibile. Dieci minuti dopo è spirato.
Frugando nell’archivio ho notato che da anni, a scadenza semestrale, scrivo un articolo sulle ferrovie; qualcosa come una tradizione. Non uno dei miei articoli è servito a qualcosa di buono: puro esercizio di masochismo. Vendetta, ormai altro chiedo.
Vi chiedo di tenere fuori dal vostro risentimento gli unici tra noi che hanno onorato ed estinto il debito con la giustizia. Ve lo chiedo senza diritto di chiedere, ma per appello al vostro sentimento di giustizia.
Inizia il mondiale dell’Italia e a noi rimangono poche possibilità: 1) guardare distrattamente i nostri giocare contro i leoni del Ghana, 2) non guardarli proprio 3) guardarli sperando che siano sbranati o 4) guardarli sperando che vincano, tifando.
Al Qaeda riempie il vuoto lasciato da Al Zarqawi con un’offensiva mediatica. A distanza di poche ore il mullah Omar, capo dei talebani, e Ayman Al Zawahiri, ideologo dell’organizzazione, hanno lanciato messaggi ai mujaheddin.
L´Iran va al tappeto. Se l´era anche portato da casa, un persiano autentico, da regalare agli avversari messicani. È finita che quelli ce l´hanno spedito con due colpi da ko nel secondo tempo, dopo aver passato il primo a prendere le misure.
Con la nomina di 3 nuovi sottosegretari, Romano Prodi ha superato l’”Andreotti VII” e i dicasteri di Berlusconi, arrivando, lui compreso, a quota 102 poltrone, sofà e sgabelli ministeriali. Un vero record.
Dedicato a Galliani, ai figli di Tanzi e ai loro amichetti, alle ombre di Batistuta ieri e di Shevchenko domani. A chi gli ha preferito Inzaghi o Drogba. A chi avrebbe preferito Tevez o, addirittura, Cruz. Il gol di Crespo è dedicato a loro.
Dal saggio al romanzo, da Uwe Johnson a Daniel Kehlmann, da Benni a Montalbán le seduzioni, gli umori, la forza ispiratrice della Germania, e il calcio come metafora del mondo. Una bibliografia.