Gianni Riotta: Altro che mercenari

Gianni Riotta: Altro che mercenari

Per i facinorosi dei bassifondi di Internet Filippo Quattrocchi era "uno schifoso mercenario", ma le sue ultime, stoiche, parole impressionano l' America.
Lorenzo Cremonesi: A Bagdad il negoziato è con i capi delle tribù sunnite

Lorenzo Cremonesi: A Bagdad il negoziato è con i capi delle tribù sunnite

Il rappresentante diplomatico italiano De Martino ha incontrato il principe Mohammed al Habib. Adesso si tratta, cercando, da parte italiana, di restare il più discreti possibile. Da parte sunnita c’è invece l' intenzione di sventolarlo al mondo.
Giorgio Bocca: Democrazie in armi

Giorgio Bocca: Democrazie in armi

Le esortazioni all' uso della ragione per quanto concerne la guerra irachena sono accettabili se vanno di pari passo con il corretto uso delle parole, se cioè non si confonde la guerra con la pace e il protettorato con la ricostruzione e la democrazia.
Lorenzo Cremonesi: "Tornerò soltanto a sequestro finito"

Lorenzo Cremonesi: "Tornerò soltanto a sequestro finito"

Parlano, i colleghi di Fabrizio Quattrocchi, e raccontano anche una delle teorie che circolano in questi giorni sul rapimento dei quattro italiani: che siano stati venduti ai rapitori dal taxista che li trasportava, per 10 mila dollari a testa.
Lorenzo Cremonesi: "Lo sceicco ci aveva detto: non li toccheremo"

Lorenzo Cremonesi: "Lo sceicco ci aveva detto: non li toccheremo"

A Bagdad dolore e ira tra i compagni dei rapiti che avevano negoziato con i capitribù. "Siamo uomini d' onore, li proteggeremo."
Marina Forti: La fabbrica dei "generici"

Marina Forti: La fabbrica dei "generici"

Visita alla Cipla, industria farmaceutica indiana: da Gandhi e Nehru alla legge contro i brevetti, fino alla contemporanea battaglia contro la "proprietà intellettuale", una storia intrecciata all'idea di autosufficienza e bene pubblico.
Lorenzo Cremonesi: Al Sadr ora vuole trattare: "Non pongo condizioni"

Lorenzo Cremonesi: Al Sadr ora vuole trattare: "Non pongo condizioni"

Il leader estremista: "Scioglierò il mio esercito". A Najaf, 2.500 marines pronti all' attacco. Le pressioni di Teheran.
Giorgio Bocca: Gli 80 anni di Scalfari fondatore di giornali

Giorgio Bocca: Gli 80 anni di Scalfari fondatore di giornali

Caro Eugenio… quel gennaio del '76, quando hai fondato Repubblica, sembra lontano anni luce; siamo di nuovo al bivio fra pace e guerra, la democrazia è a rischio, il proconsole americano che vorrebbe portarla in Iraq chiude un giornale che gli è ostile.
Paolo Andruccioli: Vivere con 2 dollari al giorno

Paolo Andruccioli: Vivere con 2 dollari al giorno

Presentato a Roma il Rapporto su povertà, diseguaglianze e globalizzazione. Scritto dagli allievi di Federico Caffè, l'economista scomparso nel 1987. Con qualche nuova idea per reagire.
Marco D'Eramo: Il silenzio della paralisi

Marco D'Eramo: Il silenzio della paralisi

L'attesissima testimonianza di Condoleezza Rice si è rivelata una montagna che non ha partorito nemmeno un topolino: ha scaricato su Fbi e Cia tutte le responsabilità per la mancata prevenzione degli attentati dell'11 settembre.
Lorenzo Cremonesi: "Così siamo finiti nel mirino". Le ultime frasi prima di sparire

Lorenzo Cremonesi: "Così siamo finiti nel mirino". Le ultime frasi prima di sparire

L'incontro con Stefio e gli altri alla vigilia della cattura. "La guerriglia ci considera militari."
Lorenzo Cremonesi: In mano alle milizie col coltello alla gola

Lorenzo Cremonesi: In mano alle milizie col coltello alla gola

Sequestrati tre giapponesi, due arabi israeliani e un inglese. Liberi dopo ore sette sudcoreani. In un video trasmesso da Al Jazira l' ultimatum delle "Brigate dei Mujaheddin" al governo di Tokio: "Ritirate le truppe o non torneranno vivi!".
Marina forti: Sospeso il progetto sul fiume Nu

Marina forti: Sospeso il progetto sul fiume Nu

Il primo ministro cinese Wen Jiabao ha deciso di sospendere il progetto per un sistema di 13 dighe sul fiume Nu, in Cina occidentale.
Marina Forti: Afghanistan, l'offensiva del generale Dostum

Marina Forti: Afghanistan, l'offensiva del generale Dostum

Le sue milizie uzbeke prendono una città nel nord. Vuole più potere nel governo di Karzai.
Gianni Riotta: Le armi non bastano Serve un' idea di società

Gianni Riotta: Le armi non bastano Serve un' idea di società

Nei giorni in cui l'impegno americano in Iraq sembra alle corde è opportuno riflettere sulla doppia strategia di Kennan: non basta la forza militare in politica estera, occorrono egemonia culturale e una coalizione democratica estesa e solidale.
Lorenzo Cremonesi: "Annullarli? Qui i seguaci di Sadr sono il partito più forte"

Lorenzo Cremonesi: "Annullarli? Qui i seguaci di Sadr sono il partito più forte"

Noi italiani ce ne andremo in un prossimo futuro. Non siamo certo occupanti. …lavoriamo assieme", aveva detto Barbara Contini incontrando domenica mattina per un' ora il braccio destro di Moqtada al Sadr per la provincia di Nassiriya.
Lorenzo Cremonesi: "Hanno preso quattro italiani a Bagdad"

Lorenzo Cremonesi: "Hanno preso quattro italiani a Bagdad"

Ma alla Farnesina non risultano cittadini scomparsi. Potrebbero essere guardie del corpo private.
Marina Forti: Spagna, alla prova dei fatti. Discussione con Antonio Gutierrez, deputato socialista

Marina Forti: Spagna, alla prova dei fatti. Discussione con Antonio Gutierrez, deputato socialista

Il Psoe ha vinto con "un voto per la democrazia, contro il governo passato", dice Antonio Gutierrez, deputato socialista. Ma il nuovo governo dovrà rispondere alle aspettative suscitate: più democrazia e una svolta nelle politiche sociali
Gianni Riotta: Iraq, la nuova partita di Blair

Gianni Riotta: Iraq, la nuova partita di Blair

"Resisteremo in questa storica battaglia; se falliremo i dittatori saranno felici e i terroristi trionfanti": così, scrivendo sull' Observer, Tony Blair ha ribadito il suo impegno, morale e politico, alla nascita d' un regime democratico in Iraq.
Lorenzo Cremonesi: Nassiriya, un giorno di guerra: feriti 11 bersaglieri

Lorenzo Cremonesi: Nassiriya, un giorno di guerra: feriti 11 bersaglieri

Gli sciiti attaccano, i nostri soldati sparano: 15 iracheni morti. Difficile tregua dopo dodici ore di scontri.