Benvenuto a Gianfranco Fini nella "deriva del relativismo" (parole di Francesco Storace), nella quale ci troviamo in parecchi e tutto sommato non ce la passiamo male
Dopo 45 anni possiamo dire che il primo romanzo del futuro premio Nobel, salutato come un capolavoro del Novecento e una bandiera politica dell’Europa liberata dal nazismo, fu stampato da Bompiani e gettato al macero.
È ormai evidente che le gerarchie ecclesiastiche hanno deciso di collocare i loro interventi in una dimensione che va ben al di là del legittimo esercizio della libertà d’espressione e dell’altrettanto legittimo esercizio del loro magistero.
‟Nebbia di gennaio, neve di marzo”. La nebbia è scesa su Milano l’ultimo giorno di gennaio: varrà lo stesso? L’avremo la neve di marzo? O dovremo commissionare a qualche saggio contadino un’appendice di nuovi proverbi, post buco dell’ozono?
È così evidente il ritardo della ricostruzione in Afghanistan che nessuno ha difficoltà ad ammetterlo. E infatti il governo italiano promette ‟più impegno civile”, ricostruzione, infrastrutture, interventi sociali e così via. Ma cosa c'entrano i soldati?
Che cosa hanno in comune Sofia Loren, papa Innocenzo X e il pittore Francis Bacon? 21 milioni di euro. Questa è la cifra record sborsata l’altra sera a un’asta di Christie’s per Study of Portrait II, un quadro del celebre pittore contemporaneo inglese.
I due tecnici italiani dell’Agip che sono dal 7 dicembre nelle mani del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger, Francesco Arena e Cosma Russo, hanno lanciato un altro appello addolorato chiedendo la propria liberazione.
Con una mossa attesa, le autorità egiziane hanno liberato Abu Omar, l’imam egiziano rapito da un commando Cia in una via di Milano il 17 febbraio 2003. Imminente il processo a Milano contro una ventina di agenti Cia e probabilmente ex dirigenti del Sismi.
Mai come oggi siamo stati tanto vicini a una escalation nei rapporti tra Occidente e Iran, per l’incapacità di Washington e di Teheran di guardare con minor sospetto qualsiasi cosa arrivi dall’altra parte
‟Ecco le prove del ruolo iraniano negli attentati in Iraq”. È iniziata così la conferenza stampa di tre alti ufficiali americani. Un incontro rigorosamente ‟off the record”: niente telecamere o registratori, i giornalisti convocati all’ultimo momento.
‟Mi recai nel suo antro, e le chiesi di farmi diventare l'uomo più potente del paese. In cambio le avrei concesso la mia bellezza per una o più notti. Era alta, racchia, verdastra e verrucosa ” La quarta puntata della saga di Magaloot, l'audace cavaliere.
Al Museo Pecci omaggio all’artista rumeno che cattura il mondo delle cose e degli oggetti nei suoi quadri. E le ultime opere sono una sorta di idoli che partono da terra e svettano in tutte le direzioni.
L’approvazione, da parte del consiglio dei ministri, del disegno di legge sulle coppie di fatto è un bel colpo di reni: non per l’attuale maggioranza, non per l’Ulivo; bensì, più in generale, per la politica.
Non sappiamo in quali condizioni - con quanti lividi, quante amputazioni - uscirà dal suo iter parlamentare la nuova legge sulle unioni civili. Nel frattempo, credo ci si debba complimentare con le signore ministre Bindi e Pollastrini
Temo che le possibilità di riuscire a ridurre alla ragione e alla decenza gli ultras siano uguali a zero. Né gli appelli edificanti né la più volonterosa repressione possono fare breccia in un muro di violenza e canaglieria eretto nella totale impunità .
Miracolo! In ogni stadio fioriscono i tornelli. In poche ore si farà ciò che non si è fatto in molti anni. E ci vorrebbe la voce di uno speaker dei cinegiornali Luce per dare il giusto risalto allo storico evento .
A lui, che voleva diventare un calciatore, è toccata la sorte di una vita avventurosa con un solo credo: descrivere avvenimenti autentici e persone autentiche, usando le forme e lo stile di quella che noi chiamiamo narrativa e gli americani fiction.
Finalmente sappiamo che cosa è successo a Vicka-Maria, la bambina bielorussa ospite a Cogoleto, in Italia, nell’unico breve e felice tempo della sua vita.
Lo Stato versa 450 milioni di euro l’anno alle imprese editoriali sotto forma di contributi diretti e sconti sulle tariffe postali. Del resto, in tutta Europa la stampa riceve sovvenzioni pubbliche .
Credevano di giocare coi soldi finti del Monopoli, al Commissariato per l’Emergenza Ambientale in Calabria. Scrivevano su un foglietto: entrate. Su un altro: uscite. Fine. Hanno speso così, in otto anni, 864 milioni di euro.