Un elicottero con le insegne della Croce rossa vola sulla jungla e torna con Clara Rojas e Consuelo Conzales, rapite nel 2002. È il primo rilascio di sempre.
Almeno dal 1952 in poi, periodicamente, gli elettori repubblicani scoprono il loro ‟volto nuovo”, il politico ‟diverso dagli altri”, il leader che andrà alla Casa Bianca per riformare il sistema che non funziona
L’ex sindaco di New York in vertiginoso declino punta tutto sulle primarie nello stato governato da Jeb Bush - Il suo errore? Non capire che una nazione non può vivere a lungo nel pessimismo.
Ryszard Kapuscinski, uno dei massimi giornalisti viventi, autore di magistrali libri-reportage (Il Negus, In viaggio con Erodoto), si racconta nel suo nuovo libro, Autoritratto di un reporter: ‟Il giornalismo è scoperta dell’altro”.
Il ritratto dei maggiori candidati repubblicani (Huckabee, Romney, Giuliani, Thompson, McCain, Paul, Bloomberg) e democratici (Clinton, Obama, Edwards, Richardson) che si sfidano nelle primarie.
Uff! Per un momento, dopo le primarie in Iowa, avevamo temuto che in America fosse più facile persino essere nero che essere donna, quando il senatore dell'Illinois Barack Obama aveva sbaragliato la senatrice di New York Hillary Clinton.
Chiuse, aperte, semi-aperte, le primarie eleggono i delegati che nomineranno i pretendenti alla presidenza, secondo un meccanismo complicato. Tutto culminerà nelle convention.
Si suppone che il "Giornale" abbia qualche lettore anche a Napoli. Sarebbe interessante sapere come questo lettore, arrivato in edicola ieri mattina, abbia accolto questo titolone di prima pagina: "I loro rifiuti? A casa nostra"
La legge ha funzionato. Ed è entrata nella sensibilità degli italiani. Perché non cede alla supposta supremazia della natura sull'individuo. E ha difeso la laicità dello Stato contro tutte le crociate.
Oggi le primarie nel New Hampshire. Il senatore dell'Illinois Barak Obama parte favorito nei sondaggi, grazie ai suoi continui riferimenti al ‟cambiamento”. La senatrice Clinton segue a ruota. Ma a decidere saranno gli indipendenti.
Non facciamoci illusioni: Napoli ormai siamo noi, i nostri consumi culturali non fanno una gran differenza, sono la poltiglia di familismo, violenza, maschilismo, superstizione, pornografia con l'ossessione consumistica come unico criterio di giudizio.
Ogni volta che sento dire "Barack Obama è il nuovo Kennedy" tremo per lui. Quella che chiamiamo "la più grande democrazia del mondo", ha saputo divorare uno per uno, infallibilmente, tutti i suoi leader riformatori
Non sapevo che il consumo di petrolio pro-capite degli americani fosse addirittura doppio di quello degli europei occidentali, a fronte di un tenore di vita, e soprattutto di una durata media della vita, significativamente più alti in Europa
Mi domando che idea possano farsi del mondo adulto due adolescenti come B. e D. Lei è la figlia di Pier Ferdinando Casini, lui un compagno di scuola. Sono stati "paparazzati" mentre sciavano insieme, e sbattuti su un rotocalco
Da qualche giorno rimugino su una somiglianza spero non troppo incongrua: quella tra l’alluvione di Firenze (1966) e la catastrofe dei rifiuti a Napoli. In ambo i casi un catastrofico rigurgito, una melma infetta, una città sepolta
Il marito l’aveva avvertita: ‟Hillary, stai alla larga dallo Iowa”. Ma lei niente. ‟Se non mi presento alla prima tappa, sembro debole”. Aveva visto giusto, il vecchio marpione della politica, il partner senior della "Clinton inc."
Balza leggero sul podio mentre gli altoparlanti urlano la voce di Diana Ross che canta la vecchia hit ‟Non ci sono per noi montagne troppo alte” con l’agilità dei suoi 40 anni e delle sue lunghe gambe magre
I rimpianti non si limitano a rovinare la vita e la salute mentale, ma rivelano una pericolosa destrutturazione della nostra temporalità, dove il passato divora il presente e il futuro e, senza futuro, non c’è vita che possa dischiudersi a un avvenire.
L’ateo come capro espiatorio, come "impuro" da sacrificare sull’ara del compromesso tra devoti mi pare, di questi tempi, qualcosa di più di un’allegoria...
Leggo con stima e sollievo le autorevoli voci laiche (come Umberto Veronesi su questo giornale e Gian Enrico Rusconi sulla Stampa) che a vario titolo replicano all’offensiva "devota" su aborto e molto altro