Scrivere romanzi è il mio mestiere. È un buon lavoro, uno di quelli che richiedono ancora una certa arte per essere fatti a modo. La mia parte di arte è quella del narratore. Non è detto che un buon narratore possa diventare anche un buon romanziere...
La "Carovana popolare per la sovranità alimentare", è promossa dalla sezione Asia e Pacifico del Pesticide Action Network, rete internazionale di gruppi che si occupano di agricoltura e produzione alimentare. Ha uno slogan: "diritto alla terra e al cibo".
Curiosamente, l'appello sta viaggiando per sms: "Boicotta il tuo cellulare, spegnilo per un giorno". La data è il 15 luglio, primo sciopero annunciato della comunicazione portatile in una intera nazione: il Libano.
Signori giudici internazionali ve lo ricordate un signore che si chiamava Bertrand Russell? Fate come lui, costituite un tribunale simbolico e istruite un processo a Bush e ai suoi aguzzini. Un processo platonico ma con i requisiti di un vero processo.
I titoli della tv di Stato risentiranno di una prospettiva di crescita nettamente inferiore a quella di Mediaset. Paragonata al concorrente, in base agli utili previsti dal piano Cattaneo, la Rai vale 1 miliardo di euro.
Ma che razza di paese è questo? E che razza di meschina "battaglia navale" è quella condotta contro 37 uomini in fuga da uno scenario di orrore e di sangue?
Mobilitazione popolare e grande entusiasmo nella prima elezione presidenziale diretta che segna la fine dei "regnanti assoluti". Primi risultati: l'ex generale Yudhoyono è in testa, seguito dalla uscente Sukarnoputri. Wiranto forse fuori gara.
La banale verità è che l'Europa non ha, né vuole avere, una politica dell'asilo e dell'accoglienza degli stranieri, e che in questo panorama di chiusura l'Italia si segnala per durezza e miopia
L’orizzonte è di tutti, esperienza fondamentale per acquisire il senso dell’esserci, nel mondo. Per sognarlo od ampliarlo, l’orizzonte occorre innanzitutto vederlo. Una perdita simile la registro da tempo nelle città
Usa, il comico black più famoso contesta l'uso che i leader afro fanno delle loro rivendicazioni. ‟Se i nostri figli preferiscono restare asini e bere, la colpa non è dei bianchi”.
Marlon Brando è morto giovedì a Los Angeles. Aveva ottant'anni. Precoce e insaziabile di vita, di donne, di sesso, di erotismo di figli, terra e controversie.
Quali strumenti abbiamo per capire gli umori politici del Nord nella crisi generale del berlusconismo? Pochi, ma quanti bastano per capire che il grande amore per il Cavaliere è finito, che alcuni dei legami forti si sono spezzati. Per sempre.
Usa. Si avvicinano le presidenziali di novembre e Kerry sceglie il suo partner. John Edwards, al suo primo mandato senatoriale, è il candidato democratico alla vicepresidenza.
Muore con Marlon Brando il Novecento che abbiamo conosciuto, aperto dal lampo di Hiroshima nel 1945, chiuso dal lampo del World Trade Center a New York nel 2001.