Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo: La hit parade dei fannulloni

Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo: La hit parade dei fannulloni

È un’impresa, da noi, liberarsi di un dipendente pubblico. Un’impresa spostarlo. Il più spiritoso fu Vittorio Sgarbi, all’epoca alla soprintendenza di Venezia: ‟Ammetto d’essere stato fisicamente assente, ma sempre intellettualmente presente”.
Stefano Rodotà: Civiltà del testamento biologico

Stefano Rodotà: Civiltà del testamento biologico

Una legge mite e civile, come è e deve essere quella sul testamento biologico, rischia di trovare ostacoli imprevisti lungo il suo cammino parlamentare, d’essere caricata di significati impropri. Dobbiamo ripartire dalle distinzioni fondamentali.
Paolo Rumiz: Addio a Kapuscinski, missione reporter

Paolo Rumiz: Addio a Kapuscinski, missione reporter

È morto Ryszard Kapuscinski, uno dei più grandi reporter del mondo. Ha scritto libri e reportage straordinari dall’Africa, l’America latina, dalla Russia sovietica e dalle zone più calde del Medio Oriente.
Addio a Kapuscinski, vagabondo della Storia

Addio a Kapuscinski, vagabondo della Storia

È morto a Varsavia Ryszard Kapuscinski, il giornalista che ha raccontato rivoluzioni, guerre e colpi di Stato in trent’anni di attività come nessun altro. Aveva 74 anni.
Giorgio Bocca: Leopoldo Pirelli. L’amato fratello decise la sua vita

Giorgio Bocca: Leopoldo Pirelli. L’amato fratello decise la sua vita

Non era il primogenito Leopoldo Pirelli e il padre gli preferiva Giovanni. Come nelle grandi famiglie alto borghesi i destini dei fratelli erano già decisi: a Giovanni quello dell’antifascista colto, a Leopoldo il lavoro in azienda.
È morto Ryszard Kapuscinski

È morto Ryszard Kapuscinski

Lo scrittore e giornalista polacco, è morto a Varsavia il 23 gennaio 2007 in seguito alle complicazioni seguite all’intervento chirurgico a cui era stato sottoposto qualche giorno prima. Uno speciale.
Lucia Annunziata: Addio a Kapuscinski

Lucia Annunziata: Addio a Kapuscinski

A incontrarlo, Ryszard Kapuscinski sorprendeva: un uomo che aveva coperto in 30 anni 27 rivoluzioni e colpi di Stato, uno dei più osannati, amati inviati di guerra, si presentava con l’aspetto modesto e trasandato di un lavoratore qualunque...
Maurizio Maggiani: La fobia del Terzo millennio è morire di caldo

Maurizio Maggiani: La fobia del Terzo millennio è morire di caldo

Siamo a gennaio, e penso a maggio, a giugno e più giù ancora, a luglio e agosto e settembre. Ho paura di quando verrà l'estate, ho paura di me come ci arriverò e di come riuscirò a venirne fuori.
Quanto conosci il mondo arabo?

Quanto conosci il mondo arabo?

In occasione dell’uscita di Arabi invisibili di Paola Caridi, un questionario per scoprire un mondo con cui dobbiamo confrontarci e sul quale sono diffusi molti luoghi comuni. Partecipa!
Massimo Mucchetti: Io, gli spioni informatici e la lettera di Tronchetti

Massimo Mucchetti: Io, gli spioni informatici e la lettera di Tronchetti

Cosa può venire in mente a un giornalista sorvegliato dalla security di Telecom Italia quando legge l'atto d'accusa dei pm contro gli spioni, l'ordinanza del gip e l'autodifesa di Tronchetti Provera?
Michele Serra: Lapo ci guarda negli occhi

Michele Serra: Lapo ci guarda negli occhi

Dagli occhiali da sole alla presidenza del Consiglio. Viaggio nel futuro possibile del rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann, che non smette di stupire. Cinque anni di geniali intuizioni: dalle montature di marzapane alle carrozzerie di felpa.
Marina Forti: Dalle anomalie del clima nasce il “ciclone” europeo

Marina Forti: Dalle anomalie del clima nasce il “ciclone” europeo

Il clima sta cambiando e Kyrill, il ciclone che si è abbattuto sull’Europa, è solo un sintomo di un malessere più diffuso. L’opinione di Vincenzo Ferrara, climatologo e direttore del Progetto Clima Globale all'Enea.
Marco D'Eramo: Moderazione infinita

Marco D'Eramo: Moderazione infinita

Nessuno è più estremista del vero moderato: perché non si è mai abbastanza moderati. C'è sempre qualcuno ancora più moderato del moderato, che lo ricatterà per non essere abbastanza moderato: non si può essere moderatamente moderati.
Enrico Franceschini: L’uragano affonda il cargo. Bomba ecologica nella Manica

Enrico Franceschini: L’uragano affonda il cargo. Bomba ecologica nella Manica

Una nave cargo, piena di materiale tossico e di carburante, si è arenata nel canale della Manica, dove rischia di capovolgersi causando un disastro ecologico. Squadre di specialisti cercano di evitare il peggio.
Vittorio Zucconi: I tre errori di Al Capone, il barista che divenne padrino

Vittorio Zucconi: I tre errori di Al Capone, il barista che divenne padrino

Il 25 gennaio del 1947, consumato dalla sifilide, si spegneva nella sua villa in Florida il più famoso gangster del Novecento, Al Capone. Negli anni Venti aveva dominato sulla Chicago del proibizionismo.
Enrico Franceschini: Indipendenza sogno scozzese

Enrico Franceschini: Indipendenza sogno scozzese

Alle prossime regionali in Scozia potrebbe conquistare la maggioranza lo Scottish National Party (Snp), avviando così il Paese al referendum sulla secessione dalla Gran Bretagna. La spinta separatista ha una storia secolare.
Due libri Feltrinelli in gara per il “titolo” di “libro dell’anno”

Due libri Feltrinelli in gara per il “titolo” di “libro dell’anno”

Palazzo Yacoubian di ‘Ala Al-Aswani e Le risorse umane di Angelo Ferracuti sono tra i candidati al premio ‟Libro dell’anno”, l’iniziativa di Fahrenheit, la trasmissione di Radio 3 dedicata ai libri. Tutte le info per partecipare.
Vittorio Zucconi: Hillary Clinton for president. Sorrisi, tailleur e artigli d’acciaio

Vittorio Zucconi: Hillary Clinton for president. Sorrisi, tailleur e artigli d’acciaio

Circonfusa da luci morbide e cortesi con i suoi sessant’anni, in un set domestico da rivista di arredamento, più da tè in casa Laura Ashley che da futuro comandante in capo nel bunker, Hillary Clinton si è candidata come nuovo presidente degli Usa.
Giorgio Bocca: Il paese delle urla e delle rivoltelle

Giorgio Bocca: Il paese delle urla e delle rivoltelle

Trent’anni fa il terrorismo prendeva il sopravvento. A Renato Curcio, fondatore delle Brigate Rosse, quel ’77 gli piombò addosso come una slavina di giovani selvaggi. Fu qualcosa di imprevedibile.