Esiste anche un bullismo televisivo. È quello delle immagini estorte, dei "fuori onda" e dei filmati rubati e sparati in video con ghignante entusiasmo...
Ormai a corto di appoggi internazionali e di sostegno interno, George Bush invoca un alleato immaginario defunto da 208 anni: il primo presidente degli Stati Uniti, Washington.
‟Era mattina presto quando giunse alle pendici del monte Dahu. Credeva di trovare un paesaggio deserto e pauroso, invece tutto era assai mondano e frequentato...”. La quinta puntata della saga di Magaloot, l'audace cavaliere.
Una volta si diceva che "Milano ha il cuore in mano". Oggi, a giudicare dal comportamento che un quartiere di Milano ha riservato ai rom, bisognerebbe dire che, in mano, Milano non ha il cuore, ma le pietre. Perché siamo così cambiati?
Era fuggito dal massacro, ma il massacro non era fuggito da lui. Lo aveva seguito paziente attraverso due continenti, un mare e un oceano, dormendogli dentro le osa e spronto a svegliarsi, magari in uno shopping center dello Utah...
Chi sono questi nuovi terroristi? Diversi o identici a quelli degli anni Settanta? Certamente molto simili, figli della stessa incapacità di adeguarsi al mondo come è.
Si separarono a causa di un re che cambiava moglie troppo spesso, ora potrebbero tornare insieme grazie alle polemiche sui sacerdoti gay. Chiesa cattolica e chiesa anglicana stanno discutendo in segreto un progetto di una possibile riunificazione...
Io voglio essere padrone del mio destino e della mia storia, del mio Paese; voglio che mi sia riconosciuta la dignità di cittadinanza, ovvero di sapere e decidere sapendo. Per questo, avessi potuto, sarei andato alla manifestazione di Vicenza.
Dopo le agende di Mussolini, dilaga il mercato dei diari inediti. Berlusconi rilancia con i suoi ricordi della seconda media, mentre Paolo Guzzanti giura di avere in mano un manoscritto in cirillico firmato da Romano Prodi.
Perché la ‟psichiatria organicista”, quella che impiega i farmaci per intenderci, utilissimi, anzi in alcuni casi indispensabili per alleviare le condizioni di chi soffre, non ascolta con una certa continuità le parole che sgorgano dalla sofferenza?
Se il passato ci ha insegnato qualcosa, niente è più rovinoso che equiparare i movimenti, le loro istanze, perfino le loro turbolenze, alla sedizione e al terrorismo.
Rudolph William Louis Giuliani III, il ragazzo venuto da Brooklyn come lui ama definirsi, ha ammesso di puntare alla lotteria della Casa Bianca 2009 con un "sì" netto negli studi della Cnn.
È una cosa seria questo nuovo terrorismo? Lo è perché ripete la ‟necessità” esistenziale che è stata già all’origine del terrorismo anni Settanta. Che cioè il terrorismo non nasce solo dall’ideologia ma dai bisogni psichici personali dei terroristi.
Finora si sapeva dell’esistenza della ‟ragion di Stato”, del ‟segreto di Stato”, del ‟colpo di Stato” o, più modestamente, dell’‟esame di Stato”. Alcuni dei tagli compiuti sulla spesa pubblica stanno creando una nuova categoria: la morosità di Stato.
Nelle controversie tra Israele e Palestina quella più urgente non riguarda il controllo dei luoghi sacri, ma il terrorismo palestinese, perché miete vittime, e l’occupazione israeliana dei territori, perché opprime e umilia un intero popolo.
In questo tenere il mitra nascosto nell’orto, nell’imperterrita simulazione di una guerra di classe travolta da ben altre guerre, c’è tutta la decrepitezza italiana
Sessant’anni fa, nell’estate del 1947, un avvocato di illustre famiglia, diventato spia per combattere i nazisti, e un generale dalla testa calda convinsero il presidente Truman e il Congresso a istituire la Central Intelligence Agency.
Proprio in questi giorni di amare autoflagellazioni sulla gioventù violenta italiana, un’inchiesta condotta dalle Nazioni Unite attraverso l’Unicef sull’infanzia nelle nazioni più ricche, ci avverte che noi Italiani non siamo poi così disastrati.
È ormai evidente che le gerarchie ecclesiastiche hanno deciso di collocare i loro interventi in una dimensione che va ben al di là del legittimo esercizio della libertà d’espressione e dell’altrettanto legittimo esercizio del loro magistero.