Salwa Al Neimi: intervista a Naghib Mahfuz, 1988

Salwa Al Neimi: intervista a Naghib Mahfuz, 1988

I passi più interessanti di un' intervista che lo scrittore ha rilasciato al ‟Magazine littéraire” nel marzo 1988.
Allah odia gli scrittori. 1994: Mahfouz condannato a morte dagli integralisti

Allah odia gli scrittori. 1994: Mahfouz condannato a morte dagli integralisti

Dopo il feroce assassinio di tre intellettuali algerini anche il premio Nobel Mahfouz è stato condannato a morte dagli integralisti islamici.
Gianfranco Bettin: Natasha, c’era una volta una bambina

Gianfranco Bettin: Natasha, c’era una volta una bambina

C’era una volta una bambina. Ha solo dieci anni, all’inizio di questa storia. In un mattino di marzo sta passeggiando non lontano da casa, in una civilissima città dell’Europa centrale. Improvvisamente, qualcuno l’afferra e la porta via.
Il Nobel a Naghib Mahfuz - un articolo del 1988

Il Nobel a Naghib Mahfuz - un articolo del 1988

Il riconoscimento dell' Accademia di Svezia è andato a sorpresa a uno scittore egiziano che in Italia deve ancora essere scoperto. Nei suoi numerosi romanzi descrive la società del suo paese con attenzione particolare alla piccola borghesia...
Federico Moccia: Di una città conosci gli aspetti, i luoghi...

Federico Moccia: Di una città conosci gli aspetti, i luoghi...

Di una città conosci gli aspetti, i luoghi che più ti somigliano. La guardi e la riguardi come guarderesti te stesso allo specchio. Per questo ad un certo punto un luogo non è più solo un luogo, un punto segnato sulla cartina….
Il "caso" Günter Grass

Il "caso" Günter Grass

Il 12 agosto 2006 l'autore di Il Tamburo di latta ammette dopo sessant'anni di silenzio di essersi arruolato nelle Ss. E scoppia un caso europeo. Gli articoli.

È morto Naghib Mahfuz

È morto Naghib Mahfuz

Lo scrittore egiziano Naghib Mahfuz, premio Nobel per la letteratura nel 1998, è morto in un ospedale al Cairo all'età di 94 anni. Gli interventi di ‘Ala Al-Aswani e di Valentina Colombo, interviste e articoli dal nostro archivio storico,
Silvia Di Natale: Günther Grass e la colpa del tacere

Silvia Di Natale: Günther Grass e la colpa del tacere

Mentre seguo la disputa su Günther Grass, che ci tiene occupati ormai da due settimane, mi tornano in mente le parole di un distinto signore da me intervistato quando mi preparavo a scrivere Il giardino del luppolo. Me lo rivedo davanti, imbarazzato...
Silvia Di Natale: Günther Grass e la Walhalla

Silvia Di Natale: Günther Grass e la Walhalla

Nel tempo della comunicazione totale, in cui chiunque si sente in obbligo di parlare pubblicamente anche dei fatti più privati, ci siamo dimenticati che a volte parlare fa male. E più a lungo si tace più doloroso è parlare.
Giuliana Sgrena: Segnali dal Libano

Giuliana Sgrena: Segnali dal Libano

Kofi Annan a Beirut non ha perso tempo. Forte della ripresa di autorità dell'Onu ha chiesto a Hezbollah di liberare i due israeliani sequestrati consegnandoli alla Croce rossa, e a Israele ‟la fine immediata” del blocco aeronavale imposto al Libano.
Maurizio Maggiani : Villaggio Felice. Tutti soli accompagnati dal telefonino

Maurizio Maggiani : Villaggio Felice. Tutti soli accompagnati dal telefonino

In un posto del genere, deputato all’ozio contemplante, all’adesione panica alla natura e, casomai, alla meditazione di lungimirante politica, tutto mi sarei aspettato, ma non certo di incontrare anime in pena, irrequiete, affannate...
Enrico Franceschini: Londra, l’attentato non era imminente

Enrico Franceschini: Londra, l’attentato non era imminente

Il piano di attacchi agli aerei per gli Usa era ancora prematuro: non erano state decise rotte, date e voli, né comprati i biglietti. È ciò che risulta da un’inchiesta del ‟New York Times”, oscurata in Gran Bretagna e sul web.
Lorenzo Cremonesi: Nasrallah. Errore di valutazione il rapimento dei loro due soldati

Lorenzo Cremonesi: Nasrallah. Errore di valutazione il rapimento dei loro due soldati

Il leader di Hezbollah: non mi aspettavo una guerra di tale ampiezza. Non ci saranno frizioni con Unifil, noi saremo di sostegno per l’esercito libanese.
Beppe Sebaste: Ustica, così cresce il cantiere della memoria

Beppe Sebaste: Ustica, così cresce il cantiere della memoria

Alla periferia di Bologna, nel vecchio deposito tranviario, prende forma il museo che ricorderà la tragedia del 27 giugno 1980. È il simbolo per molti del bisogno di capire e ricordare.
Carla Forcolin: Il carcere dei bambini

Carla Forcolin: Il carcere dei bambini

Mentre si parla di indulto, di carcerati qualsiasi e di carcerati eccellenti, spendo una parola per i carcerati innocenti. Non quelli per cui si è sbagliato nel giudicare, quelli innocenti perché incapaci di commettere reati: i bambini.
Michele Serra: L'amaca di martedì 29 agosto

Michele Serra: L'amaca di martedì 29 agosto

Le idee politiche sono tutte legittime, ma non tutte rispettabili. Il gruppetto di estrosi a tutti i costi che ha portato in corteo ad Assisi l’effige di Nasrallah, per esempio, non è rispettabile…
Bijan Zarmandili: Annan a casa degli ayatollah

Bijan Zarmandili: Annan a casa degli ayatollah

Il prossimo sabato 2 settembre il segretario generale dell’Onu Kofi Annan sarà a Teheran. Vi rimarrà un paio di giorni e avrà dei colloqui con i massimi dirigenti della Repubblica islamica.
Michele Serra: L’amaca di sabato 19 agosto 2006

Michele Serra: L’amaca di sabato 19 agosto 2006

Il vero giallo dell’estate, quest’estate, è scoprire chi non paga le tasse, e concludere che non sono mai io, è sempre lui. è bastato che il governo annunciasse una stretta (sacrosanta) sui controlli…
Michele Serra: Niente indulto per i ladri di struzzi

Michele Serra: Niente indulto per i ladri di struzzi

Usciranno prima dal carcere boss, immobiliaristi, avvocati. Tutti, tranne i ladri di volatili. Nessuno potrebbe prendersi cura infatti dei pennuti rinchiusi nelle pittoresche celle-voliera.
Michele Serra: L’amaca di domenica 6 agosto 2006

Michele Serra: L’amaca di domenica 6 agosto 2006

La trasmissione del potere per via di sangue in Corea del Nord e a Cuba, il nepotismo (alla Gava) della nomenklatura cinese, il ridicolo familismo dei regimi di Ceausescu e Milosevic, costituiscono la più umiliante prova a carico del comunismo realizzato.