Michele Serra: L’amaca di giovedì 2 novembre

Michele Serra: L’amaca di giovedì 2 novembre

Se qualche perditempo avesse voglia di chiedersi perché mai la Repubblica italiana festeggi ufficialmente il giorno di Ognissanti, ecco la risposta. Secondo "Famiglia Cristiana" la devozione dei fedeli italiani è rivolta ai santi assai più che a Gesù...
Vittorio Zucconi: Internet, primo sorpasso sulla tv

Vittorio Zucconi: Internet, primo sorpasso sulla tv

Tocca ora alla televisione subire quello che la televisione ha inflitto ai giornali di carta. In Inghilterra gli introiti pubblicitari di Google, battono gli incassi di Channel Four, il network pubblico creato nel 1982.
Giorgio Bocca: La vittoria della camorra

Giorgio Bocca: La vittoria della camorra

La grande città che dovrebbe ribellarsi all’occupazione è purtroppo composta da troppi cittadini impigliati nei vizi della Camorra. Napoli dovrebbe ribellarsi contro se stessa e questo francamente è impensabile
Irene Bignardi: Luchino Visconti. Quando il cinema era leggenda

Irene Bignardi: Luchino Visconti. Quando il cinema era leggenda

A cento anni dalla nascita e a trenta dalla morte resta intatto il carisma di uno dei più grandi personaggi della cultura italiana.
Carla Forcolin: Vika e i legami affettivi dei bambini in affidamento

Carla Forcolin: Vika e i legami affettivi dei bambini in affidamento

Nei giorni scorsi si è saputo che la bambina bielorussa ha trovato in patria una famiglia, che l'ha accolta in affidamento. Sembra che la vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso tante persone si sia chiusa nel migliore dei modi. Eppure…
Vittorio Zucconi: Internet supera un’altra frontiera. Sono cento milioni i siti sul Web

Vittorio Zucconi: Internet supera un’altra frontiera. Sono cento milioni i siti sul Web

C’è una nuova grande nazione, un’Atlantide riemersa nella quale abitiamo ormai tutti. È cresciuta in fretta come mai nessuna nazione nella storia dell’umanità e ora conta 100 milioni di cittadini, quanti sono divenuti i ‟siti” del World Wide Web.
Michele Serra: Milano. L’eterna guerra dell’Ambrogino

Michele Serra: Milano. L’eterna guerra dell’Ambrogino

L’assegnazione del premio milanese è diventata, da un bel po’ di tempo in qua, il motivo di una rissa politica smisurata, caricatura municipale della rissa nazionale.
Michele Serra: L’amaca di venerdì 3 novembre

Michele Serra: L’amaca di venerdì 3 novembre

Belle e struggenti le rievocazioni della grande alluvione di Firenze, le immagini degli "angeli del fango" accorsi da tutta Italia in soccorso di uomini e pitture, case e libri, storia e vita quotidiana…
Giorgio Bocca: Caro Prodi parla più chiaro

Giorgio Bocca: Caro Prodi parla più chiaro

Se vuoi caro Prodi che gli italiani apprezzino le tue riforme, dì ai tuoi ministri e a te stesso di usare un linguaggio comprensibile e di non scambiare i veri ricchi con i veri poveri.
Michele Serra: Bibbia senza Dio per atei devoti

Michele Serra: Bibbia senza Dio per atei devoti

I cosiddetti ‟atei devoti” rappresentano, insieme ai punkabestia e ai tatuati, uno dei più singolari fenomeni antropologici della nostra epoca. Tanto che il marketing sta studiando, come per i gay, una serie di proposte commerciali apposite…
Michele Serra: Ops, m'è caduta la fattura nel water

Michele Serra: Ops, m'è caduta la fattura nel water

Corporazioni, gilde, logge e confraternite hanno manifestato contro la Finanziaria. Momenti di tensione quando l'Ordine dei Notai e la Consulta dei Gabelloti, attraversando la strada a cavallo, sono stati investiti dall'autobus…
Giorgio Bocca: Lo strano mondo del Dottor Stranamore

Giorgio Bocca: Lo strano mondo del Dottor Stranamore

Fare la guerra per fare la pace. Teoria ottima. Soprattutto per chi la guerra la fa fare agli altri.
A Torino un omaggio a Clarice Lispector

A Torino un omaggio a Clarice Lispector

Teatro, incontri, laboratori e letture intorno alla scrittrice brasiliana. A Torino dal 2 al 19 novembre presso Scuola Holden, Cavallerizza Reale e Circolo dei lettori. Il programma.
Paolo Di Stefano: Napoli. I momenti più tristi, da Lauro al terremoto

Paolo Di Stefano: Napoli. I momenti più tristi, da Lauro al terremoto

Per lo scrittore Ermanno Rea Napoli ‟paga una situazione che dura da tempo enorme”. Cominciata alla fine della guerra.
Gian Antonio Stella: Piantiamola con la privacy

Gian Antonio Stella: Piantiamola con la privacy

Strano Paese, il nostro. Di qua ci sono leggi che molti italiani ignorano, dall’evasione fino al Codice della strada. Di là la legge sulla privacy che vede schiere di petulanti sacerdoti impuntarsi su applicazioni così rigide da ridicolizzarla.
Gad Lerner: Quelle vite sospese nella società dei malati

Gad Lerner: Quelle vite sospese nella società dei malati

Non sappiamo più bene cosa vuol dire curare, prendersi cura. Diffidiamo della medicina ridotta a mera tecnica d’aggiustamento. La gratitudine per lo scienziato in ricerca o per il terapeuta chino sulle nostre piaghe, non scaccia l’angoscia.
Michele Serra: L'amaca di martedì 31 ottobre 2006

Michele Serra: L'amaca di martedì 31 ottobre 2006

Pensieri neri, e mi spiace. La restaurazione mafiosa, nel nostro povero Sud, è al suo apice. Segue al breve e intenso periodo della mobilitazione antimafiosa, quando pareva che Falcone, Borsellino e tanti altri non fossero morti senza uno scopo….
Vanna Vannuccini: Iran, nuove minacce a Israele

Vanna Vannuccini: Iran, nuove minacce a Israele

Il presidente Ahmadinejad alza il tiro contro tutti gli alleati dello Stato ebraico: ‟Saranno trascinati nella rovina”. Nuovi attacchi contro le Nazioni Unite: ‟Il Consiglio di sicurezza non ha legittimità”.
Enrico Franceschini: Burbero, vincente, intramontabile. 20 anni agli ordini di Sir Ferguson

Enrico Franceschini: Burbero, vincente, intramontabile. 20 anni agli ordini di Sir Ferguson

Quando sedette per la prima volta sulla panchina del Manchester United, nel novembre ‘86, il muro di Berlino era ancora in piedi, Nelson Mandela era ancora in prigione e l’Unione Sovietica faceva i conti con l’esplosione del reattore nucleare di Cernobyl.
Paolo Rumiz: Noi, ragazzi di Budapest ‘56

Paolo Rumiz: Noi, ragazzi di Budapest ‘56

Jozsef Barna, all’epoca diciassettenne, voleva combattere: ‟Mio padre mi diede una sberla e mi disse: non servono altri morti, vai a servire la patria in ospedale”. Così fece la rivoluzione in corsia, dove ‟era peggio che in strada”