Non era mai successo. Per la prima volta da quando è stato eletto presidente, Ahmadinejad si è trovato di fronte a degli studenti che gli gridavano in faccia: ‟Morte al dittatore!”.
Il Dipartimento di Stato voleva dei nomi di pericolosi iraniani coinvolti nel programma nucleare. La Cia era troppo occupata e poi non voleva fornirglieli. Così gli uomini di Condoleezza Rice hanno deciso di utilizzare Google, con risultati imbarazzanti.
Si apprende che l’avvocato Taormina, ex difensore di Anna Maria Franzoni, si è ugualmente presentato al tribunale di Torino recando un voluminoso scartafaccio. Ma non aveva rinunciato all’incarico?
La parola ‟schiavi” non è esagerata. I braceros (braccianti) haitiani nelle piantagioni di canna da zucchero della Repubblica Dominicana vivono in condizioni molto simili ai loro antenati schiavi.
Nonostante lo si sappia, che il fascismo gode di ottima salute, stringe il cuore vedere le migliaia di ragazzi cileni che rendono omaggio al traditore Pinochet.
Anche se non si può ordinare ai medici, per legge, di staccare la spina, Welby ha il pieno diritto di rifiutare una terapia non voluta. Sono le prime parole giuridiche pronunciate sul caso di Piergiorgio Welby.
Il malcontento cresce nei campus in Iran. Da mesi gli studenti subiscono espulsioni e minacce, i professori troppo critici sono allontanati, le attività politiche vietate, e adesso sono iniziate le contestazioni.
Ogni anno, nell'epoca convenuta, nel rinnovarsi di uno spazio delimitato da un'antica tradizione di sacralità, il presepe, celebro il mito della famiglia, coltivo la remota epopea familiare di cui continuo a nutrirmi tuttora, anche se non esiste più.
Una ambiziosa mostra antologica torinese, che raccoglie materiali satirici italiani dalla metà dell'Ottocento ai giorni nostri, aiuta ad inquadrare con qualche nozione in più l’odierno dibattito sulla satira...
Camicie nere, aquile imperiali (del Terzo Reich), esponenti del Ku Klux Klan, note voci del negazionismo europeo. Simili ‟studiosi” sono riuniti a Tehran per una conferenza che nega l’Olocausto.
A Teheran, sotto la finzione grottesca del convegno universitario, si è aperto un processo alla Shoah, definita come un’invenzione della cultura europea, succube del complotto ebraico.
Tre esponenti del centrodestra e uno del centrosinistra assunti dalla Crias (la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane sicule, benedicente braccio finanziario della Regione) in ‟quota disabili”.
Nell’intimo delle madri, un saggio di Sophie Marinopoulos, psicologa clinica e psicoanalista, sulla maternità oggi: il rapporto amore-odio con il figlio, la solitudine e la troppa retorica dei buoni sentimenti...
Il ministro Antonio Di Pietro accusa Autostrade di non aver effettuato investimenti programmati per 3,5 miliardi. E attraverso l’Anas chiede di fare accantonamenti che impedirebbero di fatto la fusione con gli spagnoli di Abertis.
Alla Casa dei Carrarresi a Treviso una raccolta di opere di artisti che hanno ruotato attorno alla città lagunare. Da Boccioni a Vedova una miscela di figurazioni ottocentesche e di aperture al nuovo.
Pur partendo da interessi diversi, la Banca d’Italia e le banche, che ne detengono il capitale, intendono evitare che l’istituzione di palazzo Koch venga nazionalizzata.
La grande prova muscolare della destra in piazza sa di disagi e paure spettacolarizzate, una rappresentazione di potenza, più che una potenza reale. Tolto lo spettacolo, resteranno i rottami.
Le spie dell'Svr in Occidente scrutano tra gli annunci mortuari, sbirciano tra le pagine dei giornali, cercano negli archivi comunali. Non sono a caccia di informazioni, ma di identità.
Davvero "la sinistra" ha scoperto solo sabato scorso che esiste una destra di popolo? Ovviamente no. Ma si continua a parlare di sinistra da ‟salotto” che ha perso il contatto con la realtà...