La società dei servizi non sceglie i migliori ma i peggiori: seleziona i servi e li promuove e anche li onora con centinaia di premi a leccastivali e voltagabbana.
È assurdo sostenere che giovi alla sicurezza mantenere un corpo di occupazione in Iraq perché il nostro paese è più vulnerabile agli attacchi terroristici.
Le frontiere stanno sempre nella testa prima che sul terreno. Specialmente quella italo-slovena; l' unica d' Europa dove l' allargamento a Est coincide sia col vecchio muro tra i Blocchi sia col fronte della Grande Guerra.
La scelta rivela lo stato di confusione tra i quadri dirigenti Usa, costretti tra la necessità di normalizzare il Paese e quella di trovare nuovi alleati locali in grado di aiutarli.
Sul dramma dell'Iraq mentono tutti: da Bush a Berlusconi. Mentre ci si dovrebbe fermare di fronte alle prospettive atroci, da ultimi giorni dell'umanità.
Interrogarsi sulla missione irachena sembra essere antipatriottico. E affidare la sicurezza dei nostri soldati all'arma della corruzione non ha funzionato.
Quel braciere ardente di odio e di follia è da ricordare come qualcosa di irripetibile e di funesto e non per strappare qualche voto alle prossime elezioni.
I generali dell' aviazione accusati di aver mentito sulla strage di Ustica, sono stati assolti. Si ripete una delle tragicommedie italiane in cui i potenti hanno regolarmente la meglio sui cittadini.
Due anni fa, chi definiva un regime mediatico il sistema politico e informativo che si andava formando in Italia era giudicato un provocatore. Poi è arrivata la legge Gasparri
Confederali e Cobas rispondono alla provocazione: È il ministro che ha bloccato la legge. Adesso tenta di attaccare i sindacati confederali, dice Paolo Nerozzi (Cgil). "Maroni cerca la frammentazione" (Cisl). Critiche anche dai Cobas: "Solo propaganda".