Nelle democrazie autoritarie la parola e le immagini sono tanto più libere quanto più politicamente innocue e il libertinaggio che deborda è ormai un'arma di potere.
Imre Kertész ha vinto il Nobel per la Letteratura 2002. Il premio è stato assegnato dal re di Svezia il 10 dicembre a Stoccolma. Dalla motivazione: "La sua scrittura pone la fragile esperienza dell'individuo contro la barbarica arbitrarietà della storia".
Festeggiamenti per il settancinquesimo compleanno di Günter Grass. A Danzica, città natale del premio Nobel i cittadini hanno deciso di erigere una statua in suo onore. A Berlino una mostra dei suoi libri è stata inaugurata all'Accademia delle Arti.
Questa è l’immagine che prega da più di due secoli la gente nella chiesa del mio paese. Gente cattolica che prega il perdono dei suoi fratelli riformati. Ma nessuno per tutto questo tempo glielo ha mai detto...
Dopo gli anni '50, l'auto privata diventa la soluzione privilegiata, sostenuta e incentivata dai governi. Così troppe auto hanno intasato le strade. Nascondendo un fatto semplicissimo: che nell'era di internet la domanda di mobilità dovrebbe declinare.
Il Wall Street Journal Europe, nel primo anniversario della scoperta della falsificazione dei bilanci della Enron, dedica alla vicenda la prima pagina. L'articolo concorda con la ricostruzione del libro La parabola Enron.
Caro Bush, anche se le guerre del tuo Grande Paese sono preventive e prioritarie, lascia che ti esponga le piccole grane dell'azienda Italia. Ultimamente ho tre spine del fianco. La prima è una voce che sta circolando: Berlusconi porta sfiga.
Nel paese centroasiatico crescono i timori che la guerra del presidente George W. Bush contro l’Iraq possa compromettere seriamente gli ulteriori tentativi dell’alleanza occidentale di stabilizzare la situazione afgana.
Nella nerissima scena del delitto di Leno irrompe un maschio di trentacinque anni, sposato, un figlio. E noi adulti che leggiamo i giornali quasi speriamo che la sua presenza ci aiuti a capire meglio, a strutturare il male secondo le nostre cognizioni.
Quelli dell'indotto la chiamavano mamma, mamma Fiat, una mamma severa ma onnipresente. Torino era impensabile senza di lei. Torino senza la Fiat era impensabile anche dai comunisti, anche dai partigiani.
Per rispondere alla domanda se il mondo di oggi è diverso da quello precedente all´11 settembre, occorre prima definire il punto di partenza della nostra analisi della realtà. Io parto dalla prospettiva del reporter!
Nell'anno duemilaedodici George Bush sonnecchiava a bordo del suo yacht sul lago della Casa bianca Guardò il paesaggio con un binocolo. Con un gesto stizzito convocò l'attendente, il vecchio Tony Blair, in divisa da maggiordomo e pinne.
Africa addio! Medici e infermieri lasciano gli ospedali d'Africa per i paesi sviluppati. In cerca di stipendi e condizioni di vita migliori. Si tratta di nuovi "olocausti tardovittoriani"?
Fate conto di essere il premier danese Rasmussen, e di essere a Roma per un incontro ufficiale con il premier Berlusconi. Fate conto che durante la conferenza stampa di chiusura, Berlusconi dica: ‟Rasmussen è il primo ministro più bello d’Europa ”
L'hanno trovata morta in un cascinale abbandonato... quella cupa ombra dove la sessualità si mescola alla violenza, in quel cocktail micidiale che, a dosi massicce, la televisione quotidianamente distribuisce nell'indifferenza generale.
Ogni calamità umana è diversa, perciò non ha senso cercare delle equivalenze tra l’una e l’altra. Ma una verità universale sull’Olocausto è che non dovrebbe mai più accadere agli ebrei e che non dovrebbe accadere a nessun popolo.