È online ‟Dal Tibet a tutti gli orizzonti possibili: facciamo qualcosa per lasciare il segno!”, una nuova sezione del forum Feltrinelli promossa da Isabel Losada.
‟In Afghanistan c’è bisogno di maggiore impegno, militare e non solo”, dice Emma Bonino. Ministro per il Commercio internazionale e le Politiche europee. ‟Io me ne occupo dal 1996, e non ho mai smesso”.
L'accusa è precisa: secondo Amnesty International alcuni stati europei sono complici delle violazioni dei diritti umani commessi durante il programma delle rendition attuato dagli Stati uniti. Tra questi l’Italia.
Lettera aperta al sindaco di Milano, Letizia Moratti: ‟Cara Sindaco, le scrivo per chiederle, nel mare di problemi che dovrà affrontare nella sua nuova carica, anche di ingentilirci un po’, da donna, questa città”.
Vent’anni fa moriva lo scrittore argentino. Fu un grande affabulatore e incantatore e nei suoi libri verità e menzogna si confondevano Perché, per lui, lo scopo della letteratura è quello di attutire l’orrore della vita.
Il ‟Rapporto 2006 sui diritti globali”, a cura della Cgil e di diverse associazioni, è spietato: disuguaglianze in crescita, così come il lavoro precario, mentre si abbassa il livello del welfare e delle tutele.
Doveva arrivare da un paese bresciano di 8 mila abitanti l´uomo che ha spezzato il cuore a 23 milioni di ghanesi e ha scaldato un poco quello di noi italiani ancora incerti se starci o non starci. Andrea Pirlo
Maxi sbronza per 7 donne dei campioni della nazionale inglese, tra cui mrs. Rooney e Lampard: e i tabloid impazzano. Moet Chandon e vodka per festeggiare la vittoria, e poi Eriksson ha poi concesso una notte con i mariti...
Un estratto della lectio sul tema "Filosofia e Dialogo", data dal cardinale Carlo Maria Martini in occasione della laurea "honoris causa" in filosofia ricevuta dalla Hebrew University di Gerusalemme.
Il calcio è la lingua più parlata del pianeta. E i Mondiali sono il suo giubileo. Un gigantesco affresco intercontinentale nel quale Lucianone Moggi e relativo scandalo sono appena un dettaglio tra altri mille. Il dilemma se tifare per gli azzurri
Lo straziante parto definitivo della compagine di governo (circa due torpedoni carichi carichi di ministri e viceministri) getta una luce sinistra sul sistema dei partiti a partire da un dato bruto: quello della loro smodata quantità
Frugando nell’archivio ho notato che da anni, a scadenza semestrale, scrivo un articolo sulle ferrovie; qualcosa come una tradizione. Non uno dei miei articoli è servito a qualcosa di buono: puro esercizio di masochismo. Vendetta, ormai altro chiedo.
Quando i soldati iracheni si sono avventurati tra le macerie del covo distrutto hanno trovato Al Zarqawi ancora in vita. Lo hanno poggiato su una barella, poi ha bisbigliato qualcosa di incomprensibile. Dieci minuti dopo è spirato.
Con la nomina di 3 nuovi sottosegretari, Romano Prodi ha superato l’”Andreotti VII” e i dicasteri di Berlusconi, arrivando, lui compreso, a quota 102 poltrone, sofà e sgabelli ministeriali. Un vero record.
L´Iran va al tappeto. Se l´era anche portato da casa, un persiano autentico, da regalare agli avversari messicani. È finita che quelli ce l´hanno spedito con due colpi da ko nel secondo tempo, dopo aver passato il primo a prendere le misure.
Dedicato a Galliani, ai figli di Tanzi e ai loro amichetti, alle ombre di Batistuta ieri e di Shevchenko domani. A chi gli ha preferito Inzaghi o Drogba. A chi avrebbe preferito Tevez o, addirittura, Cruz. Il gol di Crespo è dedicato a loro.
‟Altro che addio alle armi!”. Con questa battuta perentoria Massimo D'Alema ha inteso prefigurare e precisare quale sarà la politica estera del nuovo governo italiano, ovvero che non modificherà il suo atteggiamento in tema di uso della forza militare.
Vi chiedo di tenere fuori dal vostro risentimento gli unici tra noi che hanno onorato ed estinto il debito con la giustizia. Ve lo chiedo senza diritto di chiedere, ma per appello al vostro sentimento di giustizia.
Inizia il mondiale dell’Italia e a noi rimangono poche possibilità: 1) guardare distrattamente i nostri giocare contro i leoni del Ghana, 2) non guardarli proprio 3) guardarli sperando che siano sbranati o 4) guardarli sperando che vincano, tifando.