Vittorio Zucconi: Nancy e George costretti a convivere

Vittorio Zucconi: Nancy e George costretti a convivere

Curioso dejeuner chez George, politico e umano, questo fra due persone che si detestano, fra un presidente e la donna che prenderebbe il suo posto, nel caso a lui accadesse qualcosa di spiacevole e il cuore plurinfartato del vice Cheney perdesse colpi.
Maurizio Maggiani: Lenin, Stalin o la fine della memoria

Maurizio Maggiani: Lenin, Stalin o la fine della memoria

Vladimir Il’ic Ul’janov Lenin, ricordate con il dovuto dettaglio chi è stato quest’uomo? Quanti tra gli studenti, tra i loro insegnanti, tra i miei vecchi compagni di scuola, tra i consiglieri comunali di questa città ricorderanno il suo nome per esteso?
Guido Olimpio: Vacanze di Natale nel mirino di Al Qaeda

Guido Olimpio: Vacanze di Natale nel mirino di Al Qaeda

L’allarme terrorismo per le feste natalizie è una costante. Le rivelazioni della rete americana Cbs su un presunto piano terroristico in Europa entro la fine dell’anno rientrano in questa cornice di paura.
Federico Moccia: Crescere non è una scommessa

Federico Moccia: Crescere non è una scommessa

Crescere non è una scommessa che si affida alla buona sorte. È atto di volontà, scoperta continua, fatta di curiosità, tentativi ed errori.
Vanna Vannuccini: Il mesto addio di Misha Wolf, la spia che venne dal freddo

Vanna Vannuccini: Il mesto addio di Misha Wolf, la spia che venne dal freddo

Aveva guidato le infiltrazioni degli agenti comunisti a Ovest. Dopo il crollo del Muro di Berlino si guadagnava da vivere come scrittore.
Vittorio Zucconi: la solitudine di re Giorgio

Vittorio Zucconi: la solitudine di re Giorgio

Con un giaccone di fustagno scuro da rude "farmer" texano, aggrappato alla moglie Laura, il re vacillante di un regno che non lo ama più ha votato in una stazione dei pompieri in campagna, e il simbolismo si racconta da solo.
Vittorio Zucconi: Il rodeo di George

Vittorio Zucconi: Il rodeo di George

Se c’erano un uomo, un volto, un atteggiamento che incarnavano più di ogni altro l’era Bush, la sua presunzione e i suoi fallimenti, quest’uomo era Donald Rumsfeld…
Renato Barilli: Turner e gli impressionisti a una dimensione

Renato Barilli: Turner e gli impressionisti a una dimensione

A Brescia la mostra ‟Turner e gli impressionisti. Ma la scelta delle opere insiste su una lettura ‟alla francese” del movimento pittorico. E Turner finisce ‟schiacciato” da Monet.
Umberto Galimberti: Botte al Down, su Google spopola il video

Umberto Galimberti: Botte al Down, su Google spopola il video

Attraverso quali processi i nostri ragazzi costruiscono la loro identità? Attraverso processi molto arcaici e primitivi se tra i video più cliccati su Google c’è quello girato in una scuola da un gruppo di ragazzi che menano e umiliano un compagno Down.
Gian Carlo Caselli: Magistrati pericolo pubblico

Gian Carlo Caselli: Magistrati pericolo pubblico

Il dossier Sismi. Nel 2001 qualcuno si prese la briga di catalogare un gruppo di magistrati marchiandoli come pericolosi. Pericolosi sol perché arbitrariamente etichettati come ‟nemici” della nuova maggioranza politica….
Marco D'Eramo: Resa dei conti alla Casa bianca

Marco D'Eramo: Resa dei conti alla Casa bianca

Bush caccia Rumsfeld ma non sarà facile per lui liberarsi di Cheney, la ‟mente” della guerra in Iraq. Intanto gioca la carta bipartisan invitando i democratici, incerti e divisi sull’Iraq, a salire sulla nave della guerra che sta affondando.
Fabrizio Tonello: Usa, la punizione del guerriero

Fabrizio Tonello: Usa, la punizione del guerriero

Gli americani sono patriottici ma non a lungo: all'inizio i conflitti fruttano voti, ma se si prolungano l'elettorato punisce chi li sta conducendo. La relazione tra il voto e la guerra dal 1860 a oggi.
Michele Serra: Peccato che Saddam non sia negro

Michele Serra: Peccato che Saddam non sia negro

Se Saddam Hussein morirà impiccato, per gli americani sarà una clamorosa sconfitta politica: Bush avrebbe preferito la sedia elettrica. Fonti vicine alla Casa Bianca riferiscono di un presidente amareggiato…
Gianni Rossi Barilli: Il nulla osta del prete

Gianni Rossi Barilli: Il nulla osta del prete

Si chiamano famiglie di fatto. Dovrebbe quindi essere scontato che sono ‟di fatto” perché non sono ‟di diritto”, nel senso legale dell'espressione. Invece no. Per i cattolici reazionari e il loro gregge di comari e compari politici non sono famiglie.
Marco D'Eramo: Stati Uniti. Il vento è cambiato

Marco D'Eramo: Stati Uniti. Il vento è cambiato

Ha trionfato il referendum contro George W. Bush. E ha vinto il referendum contro la guerra in Iraq. Perché questo erano diventate le elezioni di mezzo termine: un pronunciamento del popolo americano pro o contro la presidenza, pro o contro la guerra.
Gian Antonio Stella: Napoli “irrecuperabile”? Chiedetelo a Leopardi e a papa Clemente XII

Gian Antonio Stella: Napoli “irrecuperabile”? Chiedetelo a Leopardi e a papa Clemente XII

Due secoli fa a Roma e a Bologna si uccideva di più. E la città campana ha vissuto tempi peggiori.
Michele Serra: L'amaca di giovedì 9 novembre 2006

Michele Serra: L'amaca di giovedì 9 novembre 2006

Questa, poi! Anche Pio Pompa, il Mata Hari italiano, la star del Sismi, ha dichiarato di essere comunista. Ma non se ne può proprio più! Siamo circondati! Di questo passo, a quando i carabinieri? O il Papa?
Furio Colombo: Usa,  vittoria dei democratici. L’ora del tramonto

Furio Colombo: Usa, vittoria dei democratici. L’ora del tramonto

George W. Bush ha perso le elezioni. Il suo ministro della Difesa si è dimesso. Accade - ti dicono - nelle cosiddette elezioni di mezzo termine. Infatti è già accaduto. Ma non nelle proporzioni, non con le conseguenze con cui questa volta gli americani ha
Francesco Piccolo: Magliana Nuova, la lunga via dai market alla città che finisce

Francesco Piccolo: Magliana Nuova, la lunga via dai market alla città che finisce

Uno scrittore, un quartiere. Francesco Piccolo a Roma Sud Ovest. ‟Qui è come se la Magliana si truccasse un po´ per ricevere visite...” Per la serie ‟La città fuori le mura” de ‟la Repubblica”.
Enrico Franceschini: Il fattore X, il mondo in una lettera

Enrico Franceschini: Il fattore X, il mondo in una lettera

Poche e impronunciabili parole "scelgono" di cominciare con la ‟x”. Ma per l’Independent "esercita da sempre un’attrazione particolare" come un frutto esotico capace di insaporire l’abc della nostra vita quotidiana.