Maurizio Maggiani: "Basta con gli scempi per quattro soldi!"

Maurizio Maggiani: "Basta con gli scempi per quattro soldi!"

o scrittore spezzino interviene contro il progetto di ristrutturazione del Golfo di la Spezia, criticato da ambientalisti e buona parte della città.
Fabrizio Tonello: Una Guantanamo per ogni esigenza

Fabrizio Tonello: Una Guantanamo per ogni esigenza

Anche se la Corte Suprema accetterà la tesi che Guantanamo è «equiparabile» al territorio americano, questo non significa necessariamente che i detenuti laggiù debbano godere delle garanzie di giusto processo.
Gad Lerner e Stefano Levi Della Torre: Entrate in sinagoga

Gad Lerner e Stefano Levi Della Torre: Entrate in sinagoga

Invitiamo tutti a compiere un atto di solidarietà, raccogliendoci nelle sinagoghe sabato 22 novembre alle ore 10, non credenti e credenti, cristiani, islamici e di ogni altra fede...
Giuseppe Montesano: Un’isola dei famosi con pescecani

Giuseppe Montesano: Un’isola dei famosi con pescecani

Qua bisogna inventare qualcosa o si crepa di noia! E le proposte pullulano e si inseguono, vertiginose: non si potrebbe fare un bel «Politici al Polo Nord» per mandarci tutti i politici in una gara di sopravvivenza senza pellicce negli igloo?
Riccardo Stagliano: Cassiera addio, è l'era del self-service al supermarket

Riccardo Stagliano: Cassiera addio, è l'era del self-service al supermarket

Negli Stati Uniti è un boom: alle aziende conviene e i clienti sono felici del passaggio all'automatismo. Entro la fine dell' anno ne saranno installati circa 13mila. Aeroporti, stazioni, grandi negozi: il biglietto fai-da-te ormai è quello preferito.
Giorgio Bocca: La sinistra non può attendere

Giorgio Bocca: La sinistra non può attendere

‟Immorali” di sinistra e attendisti, giornalisti asserviti e rassegnati: l’appello di ‟uno che ha conosciuto la Resistenza” a non pensare che basti ignorare Berlusconi, perché lui in ogni caso non ci ignorerà. La necessaria leadership di Prodi...
Enrico Franceschini: "Avrei potuto uccidere la Regina"

Enrico Franceschini: "Avrei potuto uccidere la Regina"

Un cronista si finge domestico e beffa per due mesi la sicurezza di Buckingham Palace. Nessuna verifica sulle false credenziali, con il suo pass poteva andare ovunque. È stato lui a sistemare i cioccolatini nella camera dei Bush...
Suad Amiry e Batya Gur: Le nostre vite vissute come dentro un recinto

Suad Amiry e Batya Gur: Le nostre vite vissute come dentro un recinto

Una scrittrice palestinese e un´israeliana si raccontano giorno per giorno.
Carlo Maria Martini: Contro l' antisemitismo, conoscenza, rispetto e gesti concreti

Carlo Maria Martini: Contro l' antisemitismo, conoscenza, rispetto e gesti concreti

Sotto il velo dell'integrazione europea sembra si nasconda la cenere calda di fondamentalismi. I sondaggi? La mera preoccupazione di conoscere le opinioni della gente non dà risultati.
Lorenzo Cremonesi: Bremer: "La battaglia della pace è vinta nel novanta per cento dell'Iraq"

Lorenzo Cremonesi: Bremer: "La battaglia della pace è vinta nel novanta per cento dell'Iraq"

Il governatore Bremer: «Vorremmo l' Onu con noi, ma sono stati loro a scappare».
Gianfranco Bettin: Nordest, le miserie del mito

Gianfranco Bettin: Nordest, le miserie del mito

Chi ancora dubitasse dell'uso, nei fatti, totalmente mercificato e, appunto «usa e getta», che nel mitico Nordest si fa spesso della forza lavoro immigrata consideri quanto è avvenuto ieri mattina a Treviso e a Casier…
Enrico Franceschini: Al Qaeda rivendica la strage degli italiani

Enrico Franceschini: Al Qaeda rivendica la strage degli italiani

"A Nassiriya siamo stati noi siete vassalli degli Usa." In due messaggi a giornali arabi la rete di Bin Laden firma le autobombe in Iraq e a Istanbul.
Enrico Franceschini: Terrorismo, allerta in tutta Europa

Enrico Franceschini: Terrorismo, allerta in tutta Europa

Londra blindata per la visita di Bush. Si teme un attentato perché è stato l'unico continente risparmiato da Bin Laden. I servizi britannici parlano di "minacce imminenti e specifiche". Poliziotti col mitra pattugliano le strade delle maggiori città.
Lorenzo Cremonesi: «Nassiriya. Restiamo qui, ma con nuove regole.»

Lorenzo Cremonesi: «Nassiriya. Restiamo qui, ma con nuove regole.»

Parlano i comandanti dei carabinieri: «La gente capirà che dobbiamo rafforzare la nostra sicurezza».
Lorenzo Cremonesi: La gente di Nassiriya grida: «Italiani, restate!»

Lorenzo Cremonesi: La gente di Nassiriya grida: «Italiani, restate!»

«Nam, nam lilsalam»: sì, sì alla pace, scandiscono in coro attraversando le vie della città. Manifestazione di sostegno di fronte al comando italiano distrutto dall'attentato.
Maurizio Maggiani: Jack London, Martin Eden

Maurizio Maggiani: Jack London, Martin Eden

Dunque una nuova riedizione del lontano romanzo di Jack London. Bene. Bene perché deve essere finita da tempo l'edizione BUR a lit 3200, che è poi quella chi io possiedo e che ho comprato nell'edicola profumeria cartoleria in un bel paese di mare...
La più amata dai papà d’Italia

La più amata dai papà d’Italia

Nintendo: la più amata dai papà d’Italia. Non che loro ci trovino il minimo gusto, ma è certificata oltre ogni ragionevole dubbio la sua posizione di benigna consolle. Adatta, sorvegliata, è la mediazione più alta tra la preoccupazione...
Lorenzo Cremonesi: Nassiriya, città amica di giorno ostaggio delle bande di notte

Lorenzo Cremonesi: Nassiriya, città amica di giorno ostaggio delle bande di notte

La gente si informa sulla sorte dei nostri soldati, ma appena cala la sera spuntano i posti di blocco dei miliziani: «I vostri militari non s'impiccino. Alla sicurezza e alle armi ci pensiamo noi».
Lorenzo Cremonesi: La strage aNassiriya. I soldati rimasti sul fronte

Lorenzo Cremonesi: La strage aNassiriya. I soldati rimasti sul fronte

«Il mio lavoro, salvare i siti archeologici. Ma ora sono rimasto senza compagni.»
Lorenzo Cremonesi: La voce di Saddam: presto altri morti stranieri

Lorenzo Cremonesi: La voce di Saddam: presto altri morti stranieri

Una tv satellitare di Dubai ha mandato in onda un nastro in cui l'ex dittatore chiede di colpire «le truppe di occupazione e i collaborazionisti».