Gli Ulema: «Non pensiamo ci sia un dialogo diretto con i sequestratori. Non li conosciamo. Ma non sappiamo cosa possa accadere nelle prossime ore, sperare nelle svolte è sempre possibile».
Da ieri e fino al 10 maggio, a scaglioni, quasi 700 milioni di elettori votano per il rinnovo del parlamento indiano. In sordina l'agenda religiosa, il governo nazionalista uscente punta sulla "shining India", la crescita economica.
La governatrice Contini: "Ritiro degli spagnoli, ora possibili nuovi scontri a Nassiriya". Ostaggi: nelle parole del capo del governo la speranza che si arrivi a una svolta nelle prossime ore.
La trappola dei fondi pensione, un libro-inchiesta di Paolo Andruccioli su come attorno alle pensioni si giochi la partita del predomio della logica mercantile e dell'attacco ai diritti sociali nel Nord e nel Sud del mondo.
Giovedì 20 maggio la Fondazione Feltrinelli ha festeggiato il suo trentennale, alla presenza del sindaco di Milano Albertini e di numerosi rappresentanti delle istituzioni e del mondo della cultura. Il resoconto, gli interventi, le foto.
La storia di Robert John Lewis, discendente di schiavi, che suo nonno ribattezzò a 14 anni con un nome swahili: nove anni prigione da innocente per sequestro e stupro. In South Carolina non c'è praticamente maschio nero che non sia mai stato arrestato.
Lo "sport puro", fatto di solo talento e valore, è un mito sepolto sotto tanti strati di business, di doping e di ciance. Per questo, lo strabiliante duello omerico tra Rossi e Biaggi andrebbe custodito nel piccolo pantheon delle immagini memorabili.
Che relazione c'è tra il prezzo dei farmaci e il loro costo di produzione? Discussione con Vittorio Agnoletto, nella sua veste di medico e leader della Lila, la Lega italiana per la lotta all'Aids.
Ascoltando Tony Blair difendere le ragioni per le quali gli occupanti sono condannati ad andare avanti, si sentiva il dramma di un uomo di sinistra che ormai si sforza di spiegare anche a se stesso quello che tredici mesi or sono non aveva visto arrivare.
Bush: "L'Iraq non sarà la mia Saigon". Eppure lo spettro ritorna ogni volta che cade un soldato. Qualcuno parla di reintrodurre la leva. L' America è diversa dal 1968. Gli studenti non vogliono più cambiare il mondo. E la Borsa preoccupa più della pace.
Ecco alcune cose che non farò, per celebrare degnamente la Pasqua. Mi si è detto in tutti i modi che avrei dovuto andare a vedere il film di Gibson e leggere il libro della Fallaci. Non farò né l'una cosa né l'altra, e voglio spiegarne il perché.
L' uomo e la donna coinvolti nell' "arruolamento" in Iraq dei rapiti spiegano come è andata :"Non avevano l' addestramento adatto. E Quattrocchi aveva uno sguardo troppo fiero, temevo per lui":"Mercenario? Non nel senso violento del termine".
Mi sento singolarmente estraneo all'orgia di retorica militar-patriottarda in cui sguazzano soprattutto fascisti e affini; e, con loro, la maggior parte dei giornali che mai come oggi appaiono tutti rigorosamente "di regime".
Parlano, i colleghi di Fabrizio Quattrocchi, e raccontano anche una delle teorie che circolano in questi giorni sul rapimento dei quattro italiani: che siano stati venduti ai rapitori dal taxista che li trasportava, per 10 mila dollari a testa.
"La regione è una repubblica indipendente della guerriglia sunnita. E' come se il tempo si fosse fermato a un anno fa, prima della guerra". Parla Stephen Farrel, inviato del Times, sfuggito all' incubo.
Troppe cose vengono spacciate per nostre: la nostra civiltà, la nostra religione, le nostre radici, la nostra patria, il nostro governo, i nostri soldati. Impariamo a rigettare l'aggettivo. Addestriamoci a chiederci: nostre di chi, di quale noi?