“È nella natura stessa del potere temere più la purezza che non la corruzione”
Giappone, anni trenta: la società è in pieno conflitto culturale e le continue riforme creano terreno fertile su cui fioriscono gruppi estremisti contrari alla modernizzazione del paese. È in questo contesto che la vita tranquilla e abitudinaria di Honda Shigekuni, giudice della Corte di appello di Osaka, viene turbata dall’incontro con il giovane Isao Iinuma. Il ragazzo è l’immagine – se non la reincarnazione – dell’antico amico di Honda Kiyoaki Matsugae, la cui morte aveva segnato per lui la fine della giovinezza. A soli diciannove anni Isao è un campione di kendo, un atleta che sprigiona energia e coraggio virili, ma anche un’anima ancora pura e ingenua. I suoi ideali assoluti e inflessibili, basati sul rispetto del codice dei samurai, lo faranno cadere preda di quegli estremisti che ritengono gli industriali colpevoli di corrompere il paese e usurpare il potere dell’imperatore. Starà a Honda cercare di proteggerlo, abbandonando la sua pacifica esistenza, per evitare che si ripeta il triste destino di Kiyoaki.
Il secondo episodio della tetralogia Il mare della fertilità.