Addio caro Orco

Lettere E Ricordi (1889-1906)

di Giosue Carducci, Annie Vivanti

Addio caro Orco contiene il carteggio tra Giosue Carducci (1835-1907) e Annie Vivanti (1866-1942), l’ultimo amore del poeta. Il carteggio comprende 78 pezzi, tra lettere e telegrammi. Le lettere della Vivanti sono 29, quelle di Carducci 22: circa altrettante Annie ne smarrì, assieme ai bagagli durante un viaggio, e una ventina delle sue le bruciò certamente la moglie del poeta. Nel 1950 la vedova Carducci vendette le lettere al giornalista Pietro Pancrazi, che le montò assieme a quelle della Vivanti in un libro intitolato Un amoroso incontro della fine Ottocento (1951). In questo libro si racconta la favola carducciana del sommo poeta che paternamente innalza e protegge la fanciulla di genio per le vie dell’arte. Oggi, dopo mezzo secolo da quella pubblicazione, è finalmente possibile una nuova edizione, poiché si sono ritrovati gli archivi Pancrazi e Marescalchi (il segretario di Annie Vivanti cui lei lasciò le sue opere) e si è potuto aver ragione di tutti i tagli e le censure moralistiche. In più si aggiungono materiali assolutamente inediti dall’Archivio Marescalchi e ritrovamenti da numerosi fondi pubblici e privati. Al centro di questa affascinante vicenda, che ha portato alla scoperta da parte della curatrice Anna Folli, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Ferrara, di materiali inediti, c’è una sorprendente e complessa storia d’amore. Nell’estate del 1890, un anno dopo il loro incontro, la regina Margherita ricevette Carducci, poi accettò che le fosse presentata Annie Vivanti, che aveva appena pubblicato la sua raccolta di versi Lirica, con la prefazione di Carducci. Da questo momento Annie e Carducci si fecero vedere insieme, liberamente, ovunque, sempre sull’onda di una grancassa inesauribile di pettegolezzi. Nella vita austera e provinciale del poeta, Annie entrò come un’apparizione di ‟fata o ninfa”. Capricciosa e impudente Annie, mite e umile il vecchio poeta davanti alla sua porta… (così Annie in una pagina del suo diario). Se si volesse fare un bilancio del dare e avere di un legame nato dalla passione, dal calcolo e dalla tenerezza, si dovrebbe ammettere che Annie ebbe il potere di scacciare la malinconia dal ‟vecchio cuore” riaprendolo ai ‟vivi, dolci e furiosi pensieri” e al canto delle Muse.
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Giosue Carducci

Giosue Carducci (1835-1907), scrittore e poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1906, fu il “Vate della Terza Italia”, come fu definito per la sua concezione eroica della poesia e …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 28 Ottobre 2004
  • Collana: Le Comete
  • Pagine: 188
  • Prezzo: 14,25 €
  • ISBN: 9788807530128
  • Genere: Narrativa
  • Curatore: Anna Folli
L´Orco irretito da una ventenne

L´Orco irretito da una ventenne

Lei si chiama Annie Vivanti scrive versi e per vivere fa la chanteuse. Con gli uomini è assai disinvolta e lui , Giosuè Carducci, è ovviamente geloso.
Le molte esistenze di Annie. Il carteggio Carducci-Vivanti

Le molte esistenze di Annie. Il carteggio Carducci-Vivanti

‟Carducci aveva un carattere spaventoso, con esplosioni di collere che terrorizzavano tutti e lo isolavano in una solitudine che gli era necessaria e penosa. Ma era anche infantile e perfino puerile, e con Annie ebbe la grande occasione di incarnare il ruolo di coppia più gratificante per un uomo che sente la malinconia del declino. Padre Giove con la fanciulla-ninfa, Pigmalione con la zingarella, Orco con la bimba smarrita. Non c'è dubbio che nella vita Annie aveva vissuto altre volte questa situazione, che del resto è raccontata con chiarezza in Marion artista di caffè-concerto (1891) dove l'orco è l'uomo brutto e vecchio che insidia la bella bimba che canta. Ma con Carducci non c'è confronto: lei è la Fata che riporta la poesia e l'amore al vecchio cuore morto: ‘O vecchio cuore, batti’, scrive il poeta.”