“Egli è per me l’amico adorato, l’ideale della mia sognante fanciullezza” Annie Vivanti
Addio caro Orco contiene il carteggio tra Giosue Carducci (1835-1907) e Annie Vivanti (1866-1942), l’ultimo amore del poeta. Al centro di questa affascinante vicenda c’è una sorprendente e complessa storia d’amore. Nell’estate del 1890, un anno dopo il loro incontro, la regina Margherita ricevette Carducci, e in seguito accettò che le fosse presentata Annie Vivanti, che aveva appena pubblicato la sua raccolta di versi Lirica, proprio con la prefazione di Carducci.
Da quel momento Annie e Carducci si fecero vedere insieme, liberamente, ovunque, sempre sull’onda di una grancassa inesauribile di pettegolezzi. Nella vita austera e provinciale del poeta, Annie entrò come un’apparizione di “fata o ninfa”. Capricciosa e impudente Annie, mite e umile il vecchio poeta davanti alla sua porta… (così Annie in una pagina del suo diario). Se si volesse fare un bilancio del dare e avere di un legame nato dalla passione, dal calcolo e dalla tenerezza, si dovrebbe ammettere che Annie ebbe il potere di scacciare la malinconia dal “vecchio cuore” riaprendolo ai “vivi, dolci e furiosi pensieri” e al canto delle Muse.
Giosue Carducci
Giosue Carducci (1835-1907), scrittore e poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1906, fu il “Vate della Terza Italia”, come fu definito per la sua concezione eroica della poesia e …