Ancora dalla parte delle bambine
Quali sono i modelli delle ‟nuove” bambine? Che cosa sognano di essere? Madri? Ballerine? Estetiste? Mogli di calciatori? Le eroine dei fumetti le invitano a essere belle. Le loro riviste propongono test sentimentali e consigli su come truccarsi. Nei loro libri scolastici, le mamme continuano ad accudire la casa per padri e fratelli. La pubblicità le dipinge come piccole cuoche. La moda le vuole in minigonna e tanga. Le loro bambole sono sexy e rispecchiano (o inducono) i loro sogni: diventare madri, ballerine, estetiste, infermiere, mogli di calciatori, appunto. Questo è il mondo delle nuove bambine. Negli anni settanta, Elena Gianini Belotti (la sua prefazione a questo libro è un vero e proprio passaggio di testimone) raccontò come l'educazione sociale e culturale all'inferiorità femminile si compisse nel giro di pochi anni, dalla nascita all'ingresso nella vita scolastica. Le cose non sono cambiate, dice Loredana Lipperini, malgrado le apparenze. Niente più grembiulino rosa all'asilo, ma in tutti i toni del rosa è dipinto il mondo di Barbie e delle sue molte sorelle. Libri, film e cartoni propongono, certo, più personaggi femminili di un tempo: ma confinandoli negli antichi stereotipi della fata e della strega. Con grande lucidità e sicura ampiezza di indagine, l'autrice fa perno intorno a una domanda cruciale (come è possibile che le ragazze che volevano diventare presidenti degli Stati Uniti abbiano partorito figlie che sognano di sculettare seminude al fianco di un rapper?) e torna lì dove le bambine compiono ancora oggi il loro apprendistato al secondo sesso: la famiglia, la scuola, il mondo dei media, l'immaginario dei libri e dei cartoni.
Loredana Lipperini
Loredana Lipperini è giornalista e scrittrice. Collabora da molti anni con le pagine culturali di “la Repubblica” e “Il Venerdì” ed è fra i conduttori di Fahrenheit su Radio Tre. …