Sono qui raccolte e commentate le pagine più belle e attuali di Marx, forse capaci di dar conto dell'impressione, cruciale per la nostra epoca, che, dopo la rovina di progetti sociali e politici alternativi, spesso condotti proprio in nome di Marx, il capitalismo rappresenti ormai l'unica forma di vita possibile, il destino inevitabile, agognato o temuto, dell'intero genere umano. A un'introduzione dei curatori che fa il punto su Marx e noi, segue un profilo non ortodosso di Marx attraverso documenti e testimonianze biografiche. L'antologia mette quindi a fuoco due tra i principali elementi che danno al capitalismo un'aura di eternità: l'impotenza delle idee e il potere delle cose, con i passi su religione, politica, diritti umani, individuo, utopia, vari riformismi quali forme di liberazione illusorie dal capitalismo, e quelli che spiegano la potenza pervasiva di cose come merce, denaro, capitale, proprietà privata. Seguono capitoli sull'anatomia della società capitalistica proposta da Marx, con la descrizione della condizione di chi lavora e del possessore del capitale, e del loro rapporto conflittuale attuale e futuro. Infine una costellazione di schegge (visionarie e in parte perversamente realizzate dal modello sociale oggi dominante) staccate dal corpo di profezie di Marx su un futuro diverso.